Nei giorni scorsi negli ambienti vicini alla intelligence israeliana circolava la voce che Hamas avesse stretto un accordo con l’Iran e con Hezbollah per una alleanza strategica in caso di conflitto con Israele. Quelle voci non solo sono risultate vere ma l’accordo che sembrava relativo a una alleanza di tipo difensiva è in effetti un vero e proprio trattato di alleanza di tipo offensivo.
Quello che si sapeva era che uno dei maggiori leader di Hamas, Mahmoud A-Zahar, aveva fatto la spola tra Beirut e Teheran per definire un accordo di mutua assistenza con Hezbollah e con l’Iran nel caso Israele avesse attaccato la Striscia di Gaza, il Libano o le centrali nucleari iraniane. Quindi una alleanza che sarebbe scattata solo in caso di offensiva israeliana verso uno di questi tre obbiettivi, una alleanza per altro più che prevedibile.
In realtà è emerso che non è proprio così e che Hamas avrebbe firmato con Teheran e con Hezbollah un vero e proprio impegno vincolante per portare a termine attacchi di tipo terroristico contro Israele e contro obbiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo. La conferma arriva da alcuni informatori nella Striscia di Gaza i quali riferiscono che, nell’ultimo viaggio a Teheran, Mahmoud A-Zahar avrebbe portato con se anche il vicecomandante delle Brigate Izz al-Din al-Qassam, Marwan Issa.
Mahmoud A-Zahar è uno dei nemici più acerrimi di Israele. Co-fondatore di Hamas, perse un figlio (Hussam A-Zahar) in un raid aereo israeliano avvenuto il 5 gennaio 2008 dopo che lo stesso venne nominato dal padre ai vertici della Brigate Izz al-Din al-Qassam e dopo che il suo nome fu collegato a diversi attentati contro Israele. Da quel momento Mahmoud A-Zahar divenne uno dei più accesi sostenitori della guerra senza quartiere contro Israele scontrandosi a volte anche con l’ala politica di Hamas che non voleva alleanze con gli sciiti. Ora sembra che abbia vinto la sua guerra interna.
L’accordo stretto tra Hamas, Hezbollah e Teheran sarebbe fortemente vincolante per il gruppo terrorista che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza, questo per evitare la possibile opposizione a questo accordo da parte del Governo Egiziano. Tra le tante cose decise ci sarebbe una massiccia fornitura di armi da parte di Teheran, armi necessarie anche alla piccola diatriba interna alla Striscia di Gaza tra Hamas e la Jihad Islamica. L’accordo prevede poi che una delegazione iraniana si instauri permanentemente nella Striscia di Gaza con il compito di addestrare la polizia di Hamas, mentre uomini della Brigate Izz al-Din al-Qassam andranno ad addestrarsi direttamente in Iran. Obbiettivo finale, come già detto, non è solo un attacco concentrico a Israele in caso di conflitto con lo Stato Ebraico, ma soprattutto portare attacchi terroristici in tutto il mondo contro gli interessi israeliani e più in generale ebraici. Hamas ha un foltissimo seguito tra la comunità sunnita in Europa (specie in quella del nord) e questo seguito potrebbe diventare un enorme bacino di terroristi.
Sarah F.