Il piano criminale di Hamas e Turchia contro Israele e ANP

19 Agosto 2014

Un piano per un colpo di stato in Cisgiordania ai danni della ANP e l’inizio di una terza sanguinosa intifada con sanguinosi attacchi in tutta Israele sono stati sventati dallo Shin Bet in collaborazione con i servizi di sicurezza della Autorità Nazionale Palestinese (ANP). Artefici del piano criminale Hamas e Turchia.

Quello che sta emergendo dalla lunga indagine condotta dallo Shin Bet non è solo un tentativo da parte di Hamas di impadronirsi della Cisgiordania così come avvenuto per la Striscia di Gaza, è un piano criminale internazionale che vede come primo attore la Turchia in qualità di Stato Canaglia.

I fatti

Nei giorni scorsi lo Shin Bet in collaborazione con le forze di sicurezza della Autorità Nazionale Palestinese ha arrestato 93 membri di Hamas che con l’aiuto finanziario e logistico della Turchia avevano creato in Cisgiordania una serie di cellule terroristiche che avevano come obbiettivo il rovesciamento della ANP e l’inizio di una terza intifada che avrebbe scatenato immani violenze non solo in Cisgiordania ma anche in tutta Israele. Il piano prevedeva la destituzione forzata di Abu Mazen, al suo posto sarebbe dovuto andare Mohammed Deif, uno dei più pericolosi capi di Hamas attualmente rifugiato in Turchia.

Le indagini dello Shin Bet hanno portato alla scoperta di diverse cellule terroristiche sparse tra almeno 46 città e villaggi della Cisgiordania e dei territori contesi, comprese le città di Jenin, Nablus, Gerusalemme Est, Ramallah ed Hebron. Le cellule, finanziate e armate dalla Turchia attraverso l’uso di corrieri giordani compiacenti, erano quasi pronte a entrare in azione. Non è ancora chiaro se il piano avrebbe dovuto scattare in concomitanza con il grande attacco previsto per il capodanno ebraico oppure se visto il fallimento di quel grande attacco avrebbe dovuto scattare mentre l’esercito israeliano era impegnato nella operazione “margine sicuro”. Di sicuro c’è che il piano era in fase molto avanzata. A guidare tutte le operazioni sarebbe stato Saleh al-Arouri, comandante militare di Hamas attualmente nascosto e protetto in Turchia. A capo delle cellule in Cisgiordania c’era invece Riyad Nasser, il quale tra le altre cose aveva creato anche una vera e propria unità operativa cibernetica che avrebbe dovuto lanciare devastanti attacchi informatici composta da giovani palestinesi laureati in informatica.

Lo Shin Bet, oltre ad arrestare decine di terroristi, ha confiscato anche grandi somme di denaro e armi di produzione americana, probabilmente fornite ai terroristi dalla Turchia.

L’operazione dello Shin Bet è iniziata a giugno e ogni azione è stata coordinata con le forze di sicurezza della ANP. Durante questi mesi si sono raccolte prove schiaccianti sul coinvolgimento della Turchia nel piano ed è chiaro che mentre Hamas accettava di formare un Governo di Unità nazionale con la ANP allo stesso tempo tramava per abbattere Abu mazen con il consenso di Khaled Meshaal e di Erdogan.

Al momento non sono arrivate reazioni internazionali a questo terribile piano portato avanti dal Governo turco in collaborazione con Hamas, ma è chiaro che la comunità internazionale, prontissima a riconoscere e legittimare il Governo di Unità Nazionale, dovrà rivedere le proprie valutazioni. Intanto proprio oggi Abu Mazen è volato in Qatar per parlare direttamente con Khaled Meshaal ed è prevedibile che il colloqui non sarà del tutto tranquillo.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi

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