Continua anche in queste ore il lancio di missili su Israele. Il conto è già arrivato a 64 missili nelle ultime 24 ore. Questa mattina ad essere colpita da due missili Grad è stata la città di Be’er Sheva proprio mentre i bambini si stavano recando a scuola.

Nonostante la pronta risposta dell’aviazione israeliana i terroristi hanno continuato ad attaccare Israele in quello che sembra un vero e proprio atto di guerra. Ed è proprio di “atto di guerra” che hanno discusso i responsabili della difesa nella riunione convocata questa mattina dal Ministro della Difesa, Ehud Barak, per coordinare la risposta da dare a questo massiccio attacco.

Tra i responsabili della Difesa cresce il “partito dell’intervento”, quello cioè che vorrebbe un vero e proprio intervento armato nella Striscia di Gaza per porre fine una volta per tutte a questa continua minaccia. Anche tra la gente serpeggia il malumore e in molti si chiedono cosa stia aspettando il Governo ad intervenire in maniera massiccia contro Hamas e la Jihad Islamica. Al momento tutta la zona sud di Israele è praticamente sotto costante minaccia dei missili e degli attacchi terroristici.

Nonostante tutto questo però il Governo israeliano è molto cauto. Non vorrebbe prestare il fianco ad eventuali strumentalizzazioni da parte dei Fratelli Musulmani egiziani che non aspettano altro. I responsabili della Difesa sono in continuo contatto con i militari egiziani e si rendono conto che un massiccio attacco a Gaza potrebbe mettere la giunta militare egiziana in sera difficoltà.

Si tenta allora la via delle azioni mirate, sia dal cielo che da terra. Ai  raid mirati che questa mattina ha compiuto l’aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza si potrebbero unire alcune azioni portate avanti dalle squadre speciali dell’IDF. Già questa mattina voci non confermate parlavano di alcune pattuglie militari israeliane entrate nella Striscia di Gaza con il compito di individuare e colpire i terroristi. Nonostante questo, se nelle prossime ore continueranno a piovere missili su Israele difficilmente il Governo israeliano potrà evitare di prendere in considerazione l’ipotesi di un attacco massiccio a Gaza.