Susan Rice: al via aiuti militari record a Israele ma stop a insediamenti

7 Giugno 2016

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Un intervento a tutto campo quello fatto ieri sera da Susan Rice, consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, al American Jewish Committee’s Global Forum. La Rice ha parlato del “più grande piano di aiuti militari ad Israele della storia” sottintendendo però che l’ampiezza di tale piano sarebbe condizionato allo stop degli insediamenti israeliani in Cisgiordania.

Susan Rice ha sottolineato che «il prossimo accordo decennale sugli aiuti militari americani a Israele sarà il più grande della storia» anticipando che si aggirerà tra il 37 e i 40 miliardi di dollari per il decennio che va dal 2019 al 2029. Tuttavia Susan Rice ha tenuto sibillinamente a precisare che «le attività di insediamento israeliane minano la ripresa delle trattative tra israeliani e palestinesi» fatto questo che pregiudicherebbe il raggiungimento del protocollo di intesa definitivo sugli aiuti militari americani a Israele, anche se poi ha leggermente corretto il tiro affermando che il piano di aiuti militari andrà avanti comunque anche se le trattative tra israeliani e palestinesi non dovessero riprendere. Ma è chiaro che l’amministrazione americana sta mettendo sul piatto lo stop agli insediamenti in Cisgiordania. «L’Amministrazione americana si è sempre opposta alle attività di insediamento israeliane» ha detto la Rice «così come si è sempre opposta all’incitamento alla violenza e all’odio di parte palestinese. Ma gli insediamenti corrodono la possibilità di una soluzione a due Stati e vanno verso una soluzione a uno Stato» ha concluso Susan Rice.

Susan Rice è stata poi particolarmente dura con il Movimento BDS senza tuttavia mai nominarlo. Ha detto che «gli Stati Uniti non lavorano solo per la sicurezza di Israele ma anche per la sua legittimità» aggiungendo poi che «coloro che minano o cercano di minare la legittimità dello Stato di Israele anche attraverso azioni di boicottaggio commettono un atto di bullismo e vanno perseguiti legalmente».

La Rice ha infine difeso la politica americana nei confronti di Israele affermando che con questo piano di aiuti militari «i nemici di Israele sono avvisati, non potranno attaccare Israele via terra, via mare, per via aerea e neppure da sottoterra» alludendo alla cooperazione israelo-americana sui sistemi di difesa aerea, antimissile e a un nuovo accordo su un sistema per individuare i tunnel.

Al di la delle allusioni allo stop degli insediamenti, quello di Susan Rice al American Jewish Committee’s Global Forum è stato un discorso tutto incentrato a dimostrare che gli Stati Uniti sono a fianco di Israele anche se ci sono incomprensioni. La Rice ha velatamente criticato l’iniziativa francese anche se lo ha fatto in maniera diplomatica affermando che «una soluzione al conflitto israelo-palestinese non può essere imposta alle parti ma va raggiunta con le parti».

Scritto da Adrian Niscemi

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