Stando a quanto ha riferito ieri la TV israeliana Hadashot TV, che cita fonti diplomatiche, Russia e Israele avrebbero raggiunto un accordo di massima che consentirebbe all’esercito di Damasco di rientrare nel Golan siriano a condizione però che Mosca garantisca che nessun militare iraniano o miliziano di Hezbollah si posizioni in quell’area.
L’accordo prevederebbe anche che la Russia imponga l’uscita graduale di tutte le forze straniere dalla Siria, comprese quindi anche quelle iraniane.
L’accordo sarebbe stato finalizzato venerdì scorso in una telefonata tra il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Liberman e il suo omologo russo Sergei Shoigu. Liberman sarà a Mosca la prossima settimana.
Ieri il Ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha ribadito la richiesta a Iran ed Hezbollah di lasciare quanto prima il territorio siriano affermando, tra le altre cose, che solo l’esercito siriano dovrà essere presente lungo il confine tra Siria e Israele, una notizia molto importante che punta direttamente a disinnescare l’escalation tra Israele e Iran che potrebbe trasformare la Siria, già devastata da anni di guerra, in un terreno di scontro tra Teheran e Gerusalemme anche se non è chiarissimo se Lavrov intenda comunque permettere agli iraniani di mantenere una piccola forza militare nel nord del paese.
Discordanza tra le dichiarazioni
C’è però discordanza tra le dichiarazioni non chiarissime di Lavrov e quanto diffuso da Hadashot TV e soprattutto tra quanto dichiarato ieri dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il quale ha ribadito che Israele non permetterà la presenza iraniana in nessuna parte del territorio siriano, quindi nemmeno lontano dai confini con Israele come invece sembrerebbe disposto a fare il Ministro degli esteri russo.
E’ chiaro che c’è un negoziato in corso tra Israele e Russia volto a permettere ad Assad di riprendere il pieno controllo della Siria con il patrocino russo in cambio però dell’allontanamento delle truppe iraniane e di Hezbollah, solo che i russi intenderebbero permettere agli Ayatollah una presenza militare a nord mentre Israele li vuole totalmente fuori dalla Siria. Sembra essere questo il punto del contendere tra Mosca e Gerusalemme che al momento blocca l’applicazione dell’accordo di cui ha parlato la TV israeliana.