Al Qaeda minaccia migliaia di 11 settembre. In un video diffuso ieri il leader di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri, in occasione del 15esimo anniversario del più grande attacco terroristico della storia ha detto che gli attacchi dell’11 settembre si ripeteranno migliaia di volte se gli Stati Uniti e l’occidente non cesseranno i loro crimini contro l’Islam e l’occupazione delle terre musulmane.

Nel video Ayman al-Zawahiri ha citato le politiche americane nei confronti dei Paesi musulmani definendole «politiche di occupazione dei territori musulmani» avvertendo che se tali politiche non cesseranno Al Qaeda scatenerà sugli Stati Uniti (e sui suoi alleati n.d.r.) migliaia di attacchi come quello che l’11 settembre 2001 ha colpito il World Trade Center provocando la morte di circa 3000 persone.

Al-Zawahiri ha poi invitato tutti i musulmani a combattere ricordando loro che «in quel 11 settembre si è ristabilito l’equilibrio tra l’Islam e il suo nemico crociato, laico e materialista». Non è mancato un invito agli afro-americani a convertirsi all’Islam per «salvare loro stessi dalle leggi americane che privilegiano e favoriscono il dominio della razza bianca».

Al Qaeda è una minaccia ancora reale

Secondo gli esperti americani Al Qaeda è ancora una minaccia globale anche se il gruppo terrorista fondato da Osama Bin Laden ha perso potere e seguaci dopo la nascita dello Stato Islamico. Al Qaeda e ISIS sono apparentemente in competizione tra di loro. Il Califfato non riconosce l’autorità di Ayman al-Zawahiri e anche se gli obiettivi sono gli stessi, i metodi divergono. Tuttavia questo non vuole affatto dire che Al Qaeda sia meno pericolosa, anzi, sotto certi aspetti la competizione tra lo Stato Islamico e la rete fondata da Bin Laden potrebbe portare a una escalation di attentati volti a dimostrare al mondo islamico quale dei due network terroristici sia il migliore. In gioco c’è la fiducia di centinaia di migliaia di fedeli musulmani sparsi in tutto il mondo. Un grande attentato organizzato da Al Qaeda potrebbe riportare la rete guidata da Ayman al-Zawahiri ai vertici del terrore islamista globale, un ruolo che adesso apparentemente è nelle mani del Califfato.

Redazione