Berlusconi non odia tutti i giudici, odia solo quelli che non riesce a comprare. Per esempio non odia Maria Rosaria Grossi, ex giudice del Tribunale fallimentare di Milano, sotto inchiesta per concussione e, ora, per evasione fiscale dopo che il suo nome è venuto fuori dalla “lista Falciani”, cioè quell’elenco di nomi che hanno conti in Svizzera svelato dall’ex dipendente della HSBC, Hervé Falciani.
Già in passato Maria Rosaria Rossi era finita nel mirino degli inquirenti per presunti favori al gruppo Fininvest nell’affare Mondadori e in altri affarucci passati in secondo piano, ma non per questo meno importanti o imponenti, come l’acquisto di Radio 101 oppure per il fallimento della società Arcado, che non dice niente a nessuno meno che al Premier in quanto ex proprietaria dei terreni adiacenti a Villa Certosa.
Il comportamento della cosiddetta “zarina” del Tribunale fallimentare di Milano è stato nel corso degli anni molto discusso sia dai suoi colleghi che dalla Magistratura inquirente. Per esempio destò scalpore il fatto che la Grossi si occupò del Lodo Mondadori quando la stessa aveva una relazione con l’avvocato Bruno Giordano, cioè uno degli avvocati del gruppo di Berlusconi. Oppure fece rimanere sconvolti gli addetti ai lavori il fatto che la Grossi partecipò in prima persona alle riunioni che portarono all’acquisto di Radio 101 da parte del Gruppo Mondadori. In che veste lo fece nessuno lo ha capito (fino ad ora). E poi, come si accennava prima, c’è il fallimento della Arcado, una azienda di proprietà dei Donà delle Rose che aveva tra le sue proprietà i terreni confinanti con Villa Certosa i quali, attraverso una società offshore con sede nelle British Virgin Island, venne acquisita dalla Idra, società del gruppo Berlusconi.
Adesso spuntano i conti i Svizzera e si dovrà accertare da dove vengono fuori tutti quei soldi non dichiarati anche se un fatto sembra essere certo, questo giudice sembra portare una fortuna sfacciata a Berlusconi. Sarà per questo che è nella lista dei “giudici buoni”?
Brigitta Donati