Noi lo avevamo detto che “il buon padre di famiglia” stava lavorando per la figlia. Adesso c’è la conferma quasi ufficiale: a succedere a Silvio sarà Marina come in tutte le brave famigliole di Rais. A dirlo è uno dei maggiori esponenti del PDL, Maurizio Paniz.
Il deputato berlusconiano (nonché avvocato del Premier) lo ha detto ieri in una intervista a Radio 24. Paniz ha descritto Marina Berlusconi come “erede” di Silvio e ne ha fatto un quadro che non può non piacere ai pasdaran berlusconiani: «Marina è una grandissima manager e una persona straordinaria. L’erede naturale di Silvio Berlusconi».
Ecco qua , il piatto è servito. Signori e signore, se credevate che con l’eventuale caduta di Silvio Berlusconi l’Italia si sarebbe liberata dei conflitti di interesse, degli attacchi alle istituzioni e ai magistrati, se credevate che sarebbero finite le leggi ad personam e le leggi ad aziendam, allora vi dovrete ricredere. Se credevate che l’Italia sarebbe stata liberata dalla “famiglia” vi sbagliavate di brutto.
D’altra parte sono mesi che il buon Silvio lavora a delle leggi che mettano al sicuro la sua prole e la sua eredità (non quella politica). Non ve ne eravate accorti? Beh, guadate bene e vedrete qual è l’obbiettivo finale di quelle leggi, chi è l’utilizzatore finale.
E adesso si prefigura uno scenario da incubo: Silvio Presidente della Repubblica e Marina Presidente del Consiglio. Ve la immaginate l’Italia messa in queste condizioni? Io non oso pensarci. Ed è per questo che occorre tornare a parlare con forza di “conflitto di interessi”e occorre farlo in fretta, prima che il “piano Marina” vada a compimento.
Carlotta Visentin