Beh, non c’è che dire, l’esordio di Alfano come segretario del “partito degli onesti” non poteva essere più “disonesto”. Ieri i vertici del PDL hanno fatto sapere che voteranno contro l’arresto di Alfonso Papa, ex magistrato e indagato nella vicenda della P4.

Loro lo chiamano “garantismo” mentre affermano in coro che Alfonso Papa è “perseguitato dai giudici” e quindi non può essere consegnato alla giustizia. Chissà perché quando un giudice scopre le malefatte dei deputati pidiellini si trasforma sempre in persecutore.

Cicchitto, che di queste cose se ne intende, ha affermato che “non voterà mai per mandare in galera qualcuno” e che “il solito Woodcock ha inseguito Papa sin dentro alla Camera”. Non una sola parola sui motivi della richiesta dell’arresto ma solo la volontà di ribadire che «la casta non si tocca». No, dico, ma come si permette un giudice di dare la caccia a un presunto criminale e per di più pure deputato? Ma loro sono il PARTITO DEGLI ONESTI. Queste cose sono inammissibili.

Pure la Lega, che fino a ieri era decisa a votare per l’arresto di Papa, oggi sembra indecisa. Si vede che l’onestà pidiellina sta contagiando anche loro. Luca Rodolfo Paolini, leghista DOC e membro della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dice oggi che «prima di decidere cosa votare vuole sentire Papa» che chiaramente gli confesserà tutto e gli dirà di votare per il suo arresto (sic)….!!!! Chissà come la pensano, di questa posizione, quei leghisti che si sono fatti infinocchiare a Pontida.

Insomma, l’esordio sulla scena politica italiana del “partito degli onesti” non  sembra affatto essere dissimile dal “partito del bunga bunga”, quello stesso partito che a dichiarato (e votato) compatto che Ruby rubacuori era la nipote di Mubarak. Aspettiamo fiduciosi che desso fonderanno il “partito dei perseguitati”.

Bianca B.