Qualche tempo fa il portavoce della Fratellanza Musulmana, Gehad el-Haddad, scrisse un accorato editoriale sul New York Times nel quale affermava di essere «un Fratello Musulmano e non un terrorista» spiegando poi la differenza che c’è, secondo lui, tra il terrorismo islamico e la visione dell’Islam che hanno i Fratelli Musulmani.
Tra le altre cose Gehad el-Haddad aveva la faccia tosta di scrivere:
Non siamo terroristi. La filosofia del Fratelli Musulmani si ispira ad una comprensione dell’Islam che enfatizza i valori della giustizia sociale, dell’uguaglianza e dello stato di diritto
A quel lungo editoriale pubblicato (guarda caso) dal New York Times nel quale si faceva una propaganda senza alcuna remora della Fratellanza Musulmana descrivendola quasi come una organizzazione pia e pacifica, dedita alla ricerca della giustizia sociale e della pacifica convivenza, rispondeva per le rime non uno qualsiasi ma Majid Nawaz, musulmano anche lui, fondatore del Think Tank Quilliam, il quale con un lettera aperta indirizzata a Gehad el-Haddad smontava pezzo per pezzo la propaganda islamista e falsa sulla Fratellanza Musulmana.
In sostanza Majid Nawaz faceva notare come le basi della Fratellanza Musulmana siano tutt’altro che pacifiche e tolleranti e che se i Fratelli Musulmani non sono un gruppo terrorista (molto politicamente corretto in questo passaggio) hanno comunque contribuito notevolmente alla diffusione dello jihadismo. Ha ricordato il motto della Fratellanza Musulmana che è:
Dio è il nostro obiettivo. Il Profeta è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. Il jihād è la nostra via. Morire nella via di Dio è la nostra suprema speranza
e ha ricordato punto per punto l’ideologia della Fratellanza Musulmana la quale è tutto fuorché liberale e democratica.
Ma perché il portavoce della Fratellanza Musulmana ha sentito il bisogno di scrivere un così accorato editoriale sul New York Times? La risposta sta nella manifesta volontà da parte del Presidente Trump di inserire i Fratelli Musulmani nella lista delle organizzazioni terroristiche, una azione già fatta da diversi Paesi arabi tra i quali l’Egitto e l’Arabia Saudita. Per i Fratelli Musulmani a livello di immagine sarebbe un disastro ed è per questo che hanno iniziato a fare una vasta quanto spudorata operazione di lobbying per mostrare un volto della Fratellanza Musulmana che non sia quello che è effettivamente. Insomma, una vasta operazione di dissimulazione a livello globale.
E funziona, almeno in Europa. Nonostante vi siano ampie dimostrazioni che la Fratellanza Musulmana è tutt’altro che una organizzazione pacifica e liberale o, come la descrive Gehad el-Haddad, una organizzazione impegnata a “enfatizzare i valori della giustizia sociale, dell’uguaglianza e dello stato di diritto”, gli europei sono letteralmente abbagliati da questi venditori di fumo e nonostante venga da più parti chiesto che la Fratellanza Musulmana venga considerata un gruppo terrorista, in Europa si continua a permettere ai Fratelli Musulmani di fare propaganda e di portare avanti senza problemi la loro “teoria della gradualità” per mezzo della quale conquistare l’occidente attraverso l’introduzione graduale della Sharia.
E non serve ricordare agli europei i punti fondamentali sui quali si basa la Fratellanza Musulmana, non serve evidenziare che dove i Fratelli Musulmani hanno preso piede il sistema democratico è regredito, pure nel cuore della democratica Europa. In Gran Bretagna ci sono addirittura le corti islamiche legalizzate, e non da oggi. Gli europei sono così creduloni da ritenere i Fratelli Musulmani l’espressione dell’islam moderato. Hamas, che fa parte della Fratellanza Musulmana, è forse moderato e democratico? Avere come obiettivo più alto quello di morire sulla strada della Jihad è moderato? La Fratellanza Musulmana in Europa ha un bacino di utenza potenzialmente immenso che non aspetta altro che trovare una collocazione. Lasciarli fare descrivendoli come una forza rappresentativa dell’Islam moderato è semplicemente da pazzi. Eppure con Erdogan, uno dei massimi rappresentazioni dei Fratelli Musulmani che tanto piace ai “musulmani moderati” italiani, abbiamo visto cosa succede.
Circa un anno fa la nostra organizzazione ha aderito alla campagna di Clarion Project per inserire la Fratellanza Musulmana nella lista dei gruppi terroristici e ora più che mai siamo convinti che sia necessario farlo al più presto, prima che riescano veramente a mettere le mani su quell’immenso bacino di musulmani veramente moderati. Solo che è come andare contro i mulini a vento. A Bruxelles sono così intenti a non passare da islamofobi che ormai sono diventati parte del problema. Stanno accettando di tutto pur di non “offendere” i Fratelli Musulmani europei e la cosa è sinceramente stucchevole. Abbiamo chiesto (argomentando) di mettere fuorilegge la Sharia (non l’Islam) in quanto collide con i valori e le leggi europee e ci siamo sentiti dare dei razzisti. E’ ora che l’Europa apra gli occhi e che faccia rispettare le proprie leggi mettendo al bando la Sharia. La Sharia, non l’Islam. E i Fratelli Musulmani che sulla Sharia credono fermamente ripromettendosi di imporla a tutti, non possono essere lasciati liberi di propagandare una ideologia contraria ai valori e ai trattati europei. E’ un suicidio.