Ennesima tregua umanitaria fortemente voluta da Onu e Stati Uniti che però sono stati costretti ad accettare due condizioni imposte da Israele e che di certo andranno di traverso a Obama.

La prima è quella che durante la tregua umanitaria, che durerà 72 ore, i militari israeliani potranno rimanere all’interno della Striscia di Gaza. La seconda e che i colloqui per un eventuale prolungamento della tregua si terranno al Cairo.

Sembra sfuggito agli “osservatori” ed “esperti” che specialmente questa seconda condizione è un vero e proprio schiaffo a Kerry e quindi a Obama, i quali per far contenti Qatar e Turchia la settimana scorsa avevano spostato l’epicentro diplomatico della crisi dal Cairo a Parigi. Il ritorno della questione al Cairo è il segno che Qatar e Turchia sui quali Obama aveva puntato tutto hanno sostanzialmente fallito. Ed è indicativo che ai colloqui che si terranno al Cairo nelle prossime ore tra Hamas e Israele ci sarà solo una rappresentanza di basso profilo degli Stati Uniti.

Ora resta da vedere se Hamas rispetterà la tregua oppure farà come le altre volte che ha continuato a lanciare missili su Israele. Khaled Meshaal dal suo albergo di lusso in Qatar ha garantito che questa volta Hamas la rispetterà, ma tutti sanno quanto sa essere bugiardo il leader dei terroristi di Hamas, quindi sarà solo il tempo a dirci quanto reggerà questa tregua o se la parola tornerà alle armi.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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