Gerusalemme, Israele – Avevano pianificato una strage i tre terroristi palestinesi uccisi oggi alla Porta di Damasco, a Gerusalemme. Solo la prontezza della polizia di frontiera ha evitato che i tre terroristi palestinesi armati di coltelli, di un fucile e di bombe artigianali (anche se quella delle bombe è una notizia da verificare), mettessero in atto il loro piano. L’intervento è costato il ferimento di due poliziotte israeliane e di un poliziotto. Una delle due ragazze versa in gravi condizioni.
Secondo le prime ricostruzioni i tre terroristi palestinesi, identificati come Ahmed Abou Al-Roub, Mohammed Kameel e Mohammed Nassar, provenienti dal nord della Cisgiordania, sono giunti nei pressi della Porta di Damasco e hanno subito destato i sospetti delle guardie di frontiera. Quando hanno chiesto loro di identificarsi uno dei terroristi ha mostrato loro una carta di identità per distrarre le guardie mentre un secondo terrorista ha aperto il fuoco con un fucile Carl Gustav ferendo le tre guardie di frontiera. La reazione dei colleghi dei tre feriti è stata immediata e i tre terroristi sono stati eliminati.
Il portavoce della polizia di Gerusalemme, Assi Aharoni, ha detto che si è trattato di un attentato combinato e studiato a tavolino che mirava a compiere una strage e che solo l’estrema professionalità della polizia ha evitato il peggio.
Da diverso tempo Hamas chiede ai suoi adepti di alzare il tiro e di passare a una fase successiva degli attacchi, di passare cioè dai coltelli alle armi da fuoco. Sembra che il messaggio sia stato recepito anche se lo Shin Bet ha detto che i tre terroristi uccisi oggi non figurano tra i membri di Hamas e che non erano nelle liste delle persone sospette, fatto questo che rende l’attentato di oggi a Gerusalemme ancora più inquietante.
Redazione