Quello che è avvenuto ieri sera nei confronti di Anno Zero e del suo conduttore, Michele Santoro, non può e non deve essere circoscritto al solo scontro tra il Direttore Generale della Rai, Mauro Masi, perché la questione non è stata chiusa li ma ha avuto un seguito con una presa di posizione del proprietario delle reti Mediaset e Capo del Governo che, non si sa bene in quali vesti, ha invitato gli italiani a non pagare il canone.
Ma andiamo con ordine. La telefonata in diretta del DG della RAI ad Anno Zero è l’ennesimo episodio di intimidazione telefonica verso quei conduttori che non si piegano al volere e alla informazione di regime. Lo abbiamo visto qualche settimana fa con la telefonata di Berlusconi a Ballarò, scena ripetuta con Gad Lerner e infine con la telefonata di ieri sera del DG della RAI ad Anno Zero. E’ chiaro il tentativo di zittire le voci dissonanti da quelle di regime che, è bene ricordarlo, controlla l’85% dei media televisivi in termini di utenza (io ci metto anche RAI 1 e RAI 2).
Ma se la telefonata di masi a Santoro è un chiaro tentativo di limitare la libertà di stampa quello che è avvenuto di seguito è, se possibile, addirittura più grave e dimostra in modo chiarissimo come in questo Paese ci sia un colossale conflitto di interessi. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che è anche padrone di Mediaset ha rilasciato una dichiarazione dove ha parlato di “dittatura mediatica della sinistra” e ha invitato gli italiani a non pagare il canone RAI. Ora, già è bizzarro che chi controlla l’85% dei media televisivi parli di “dittatura mediatica” ma arrivare a cercare di danneggiare così palesemente quella che è a tutti gli effetti la maggiore concorrente delle reti Mediaset configura un chiaro ed abnorme conflitto di interessi che non può più essere sottovalutato e nemmeno tollerato in silenzio.
Mi meraviglia moltissimo infatti il silenzio della sinistra su queste dichiarazioni attribuite al Premier. E’ vero che oramai questa sinistra non è più nemmeno in grado di proferire alcuna parola che si discosti dal solito mantra, ma far passare anche questa è un brutto messaggio verso i giornalisti dissidenti e verso la libertà di stampa in Italia. Questo lo dobbiamo spiegare bene ai lettori perché altrimenti si rischia che passi il messaggio che veramente al regime sia permesso di tutto compreso insultare e zittire tutti coloro che dissentono. Per questo chiediamo alla sinistra e a tutte le forze di opposizione di prendere una chiara posizione su questi fatti e di opporsi (per una volta) seriamente a questo ennesimo tentativo di zittire le voci dissidenti.
Bianca B.