Dopo l’ultimo allucinato post di Beppe Grillo (o chi scrive per lui) una domanda mi sorge spontanea: ma che ci fanno i grillini in Parlamento? Come pretendono di cambiare le cose dicendo di no a tutto e a tutti? Come possono cambiare le cose se in pratica sono un organismo esterno allo stesso Parlamento?
Non so cosa ne pensino i milioni di cittadini che hanno votato per il Movimento 5 Stelle, ma non credo che lo abbiano votato per fare l’opposizione extraparlamentare, perché in fondo è questo che stanno facendo i grillini, ridotti come Ingroia, sostanzialmente fuori da ogni decisione e da ogni organo decisionale. Certo, magari avranno qualche commissione di controllo, qualche zuccherino qua e la, ma le decisioni serie si prendono in altre stanze.
E cosa fa Grillo? Protesta perché gli altri si sono messi d’accordo (o lo stanno facendo) quando lui ha detto di no a tutte le soluzioni che gli sono state proposte. Ha detto che chi lo ha votato credendo che potesse cambiare la politica, magari partecipando a un Governo, ha sbagliato. Mi sa che sono in parecchi in questo momento a chiedersi se hanno sbagliato o meno, e a vedere i risultati delle elezioni in Friuli c’è da giurare che parecchi abbiano visto il bluff grillino.
Francamente credo che nessuno dotato di sano buonsenso potesse pensare che Grillo avrebbe cambiato le cose, ma magari qualcosa in più se la immaginava. L’altro giorno gridava ai quattro venti che il M5S aveva mandato a casa già diversi partiti. In realtà il M5S non ha mandato a casa nessuno, anzi è riuscito nella missione impossibile di coalizzare la destra e la sinistra se è vero che sta per nascere un Governo di grandi intese. Magari, non sapendo cosa fare per tirare fuori l’Italia dalle secche in cui si trova, era proprio quello che Grillo voleva. Ma allora ( e qui torna la domanda), che ci fa il Movimento 5 Stelle in Parlamento?
Bianca B