Lasciamo stare i vari Khaled Mashaal, Ismail Haniyeh e compagnia bella di Hamas. Sono solo comparse di facciata. Il vero capo di Hamas, quello che decide tutto anche quando fare la guerra e far finta di fare la pace, abita al Cairo e si chiama Mohammed Morsi.
A svelarci la vera natura del Presidente egiziano, giudicato da tutti un moderato, è un video del 2010 diffuso in questi giorni dai media egiziani nel quale Morsi si lancia su giudizi verso Israele, verso l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e naturalmente sui nipotini di Hamas.
Allora si parlava ancora di “colloqui tra Israele e ANP”. Il giudizio di Morsi su questi colloqui (che oggi dice di voler far riaprire) è sferzante: sono futili, una inutile perdita di tempo che serve ai sionisti per prendere tempo. E ancora, Morsi sostiene che la ANP sia una “creazione di comodo” dei sionisti. Poi insulta gli ebrei dicendo che “discendono dalle scimmie e dai maiali” e che con loro non bisogna trattare ma combatterli come fa Hamas. E poi si lancia in un vero e proprio anatema politico: gli ebrei non possono stare in nessuna terra islamica. Devono essere cacciati via.
Questo avveniva poco più di due anni fa quando già in occidente parlavano di Mohammed Morsi come di un “elemento moderato”. Se questa è l’ala moderata della Fratellanza Musulmana, vero cardine politico di Hamas,figuriamoci come sarà l’ala estremista.
Ma Morsi è stato ancora più estremista in una intervista rilasciata alla TV di Hamas, al-Quds, nella quale senza tanti giri di parole afferma che: “non c’è posto per gli ebrei in Palestina. Gli occupanti devono essere cacciati con la forza. Bisogna combatterli finoa quando anche l’ultimo di loro non sarà cacciato via. Loro (i sionisti n.d.r) occupano la terra di Palestina dal 1947 grazie all’aiuto finanziario e alle armi americane e grazie alle loro bombe atomiche che tutti sanno che hanno. I popoli arabi devono boicottare questa entità, la devono combattere con ogni mezzo. I sionisti capiscono solo l’uso della forza”.
Ecco qua chi è Mohammed Morsi, il “moderato” Presidente egiziano che dietro alle quinte dirige con pugno di ferro le attività di Hamas facendo credere a tutti di essere “un uomo di pace”. Ecco a chi gli Stati Uniti stanno per dare una decina di miliardi di aiuti militari ed economici. Ecco a chi il Fondo Monetario Internazionale sta per elargire un discreto numero di miliardi. Ecco a chi si rivolge l’Europa come un “interlocutore affidabile”. Mohammed Morsi è solo un terrorista un po’ più scaltro e intelligente di tanti altri. Non c’è niente di moderato nella sua politica e temo che presto se ne renderanno conto anche coloro che oggi lo definiscono un moderato. Peccato che sarà tropo tardi.
Sarah F.