Gli Ayatollah iraniani non vogliono pagare le vittime del terrorismo sponsorizzato dal regime di Teheran alle quali la Corte Suprema americana ha riconosciuto un risarcimento record pari a due miliardi di dollari.

Si è appreso che il Ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha scritto una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, per chiedere la sua intercessione presso il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, affinché «gli Stati Uniti rispettino il Diritto Internazionale». Lo rende noto la Reuters.

La Corte Suprema americana aveva stabilito che due miliardi di dollari di proprietà iraniana e congelati in alcune banche statunitensi dovevano essere usati per risarcire le vittime del terrorismo sponsorizzato dal regime di Teheran. Gli iraniani negano ogni responsabilità e parlano di “furto americano dei soldi iraniani”.

Teheran accusa gli americani di non rispettare gli impegni presi in occasione dell’accordo sul nucleare iraniano nel quale era prevista la sollevazione delle sanzioni internazionali tra le quali c’era il congelamento di ingenti somme di proprietà iraniana.

Nella sua lettera a Ban Ki-Moon il Ministro degli esteri iraniano sostiene che il potere esecutivo USA congela illegalmente i beni di proprietà iraniana mentre il potere legislativo spiana la strada per questi sequestri che Zarif definisce “illegali”. «Questo denaro appartiene all’Iran» scandisce Zarif.

I falchi in Iran stanno premendo sul Grande Ayatollah, Ali Khameni, affinché usi il risarcimento alle vittime americane del terrorismo iraniano come un pretesto per rompere gli accordi sul nucleare iraniano.

Redazione