ISIS oppure ISIL? Perché il mondo non riesce a decidere

25 Agosto 2014

Un gruppo di estremisti male intenzionati sembrerebbe in procinto di prendere il controllo di uno dei più grandi paesi del Medio Oriente. Uno potrebbe pensare che avremmo ben altro da fare che discuterne su come chiamarli. Ma i media di tutto il mondo sembrano ostinatamente divisi proprio su questo argomento. Quale nome dare al movimento jihadista che sta travolgendo l’Iraq.

Iniziamo dai più grandi. Per la stampa, Reuters, Associated Press e Agence France- Presse, così come al-Jazeera- è lo “Stato islamico in Iraq e Levant”, o ISIL. Per altri, tra cui il New York Times è lo “Stato islamico in Iraq e Siria” (o in alcuni casi “Grande Siria”), o ISIS. Ma la confusione non è solo per i media in lingua inglese. In francese la frase predominante sembra essere l’Etat Islamique en Irak et au Levant (EIIL) anche El Pais per la spagna ha scelto El Estado islámico en Irak y el Levante (EIIL), mentre il quotidiano, suo rivale El Mundo ha optato per Estado de islámico Irak y Siria, e utilizza l’acronimo inglese ISIS. In Germania, Deutsche Welle usa ISIS su entrambe le sue testate in inglese e tedesco, ma scrive “… Levant” sul suo sito inglese e “… und Syrien” su quello tedesco; Nel frattempo, Der Spiegel, Die Zeit e la Frankfurter Allgemeine hanno deciso per ISIS, mentre Die Welt si schiera con ISIL. Il servizio russo della BBC, come gran parte dei media russi, utilizza l’equivalente russo di ISIL, addirittura RT, che trasmette in 3 lingue, inglese, spagnolo e arabo ne può utilizzarne ben 3 diversi, mentre la BBC in inglese scandisce “Levant” per non rimanere fuori, ma poi usa ISIS.

E ‘tutta una confusione o abbiamo solo a che fare con un vero “sham” in inglese? Il nome del gruppo in arabo è al Dawla al islamiyye f’il iraq w’al sham. L’ultima parola, sham, è quella in questione. Da una parte è utilizzata, nella frase Bilad Al Sham, per riferirsi, in molte versioni alla Levant di oggi, quella regione amorfome che a volte vede incluso l’Iraq, e a volte no; a quella regione storica nominata Al Sham in arabo classico, ma nota agli antichi greci e altre civiltà come “Siria” o addirittura una sua variante, che è grosso modo contigua con il Levant; quest’ultimo si riferisce ad un sogno nazionalista siriano di una “Grande Siria”, una regione di uguale misura che comprende anche l’Iraq. Sham è anche un moderno soprannome per la città di Damasco, la capitale siriana; ma comunque la Siria moderna è chiamata Suriya.

Confusi? Direi di si. E allora, come si risolve il problema? Alcune riviste (il New Yorker fra le tante) anno puntato sul sicuro chiamando il gruppo ” Stato Islamico in Iraq e al-Sham”, che abbrevia convenientemente in ISIS. E’ questo forse da considerarsi l’approccio più onesto. Ma è anche il meno informato. DAIISH (o diish o Daish) allora diventerebbe un acronimo del nome arabo, e potrebbe anche essere migliore (i media amano utilizzare acronimi in lingue straniere come KGB), Ma se anche fosse così, mancherebbe di quella tendenza che poi fa anche moda fra i giornalisti e quindi sembra improbabile che diventi popolare. Il più giusto sarebbe di stabilire Sham come “Levant” sopra la “Siria”, sulla base del fatto che, gli studiosi di storia del Medio Oriente per averne un significato più ampio potrebbero così riconoscerne “la Siria ” e non una finzione e, per la maggior parte delle persone informate lo capirebbero come la Siria moderna ovvero la Suriya. Quindi , includendo “Levant”, sembrerebbe logico abbreviarlo in, ISIL.

C’è un’altra ragione, più pratica. Se cercate su Google ISIS, troverete anche un sistema di finanziaria a domicilio; una ditta farmaceutica; un database zoologico utilizzato per la conservazione delle specie; una rispettabilissima storia-della-scienza ufficiale; un paio di sistemi informativi per i studenti universitari; un think-tank per la non-proliferazione nucleare; l’agenzia di spionaggio ombra in una oscena serie comica animata; e, manco a dirlo, la dea egiziana della natura e magia. E questo è solo sulla prima pagina dei risultati. Ma di ISIL ce n’è un solo.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Rob Gallandt

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