Alcuni documenti rinvenuti nei luoghi liberati dal ISIS ci mostrano quali siano le ossessioni dei combattenti dello Stato Islamico. Sono alcuni opuscoli che dettano le linee guida comportamentali dello Stato Islamico a partire da quelle sessuali riguardanti in particolare il sesso con le donne e le bambine non musulmane.
Il sesso con le concubine e con le bambine
Un opuscolo rosa e rosso ritrovato dai Peshmerga in molti villaggi liberati fornisce le regole da adottare con le donne non musulmane catturate e ritenute bottino di guerra. Lo Stato Islamico ha l’autorità di distribuire le donne catturate ai suoi militanti. Esse possono essere prese come concubine. I miliziani possono prendere anche due sorelle come concubine ma possono fare sesso solo con una alla volta. Una concubina non può essere condivisa con gli altri militanti o perlomeno può dormire con un solo uomo, e già questo lascia aperte altre possibilità di scambio. Ma la cosa più raccapricciante arriva quando si parla di bambine. Secondo le regole contenute nell’opuscolo una bambina in età prepuberale non può essere penetrata ma comunque «si può godere di essa e ottenere piacere in altri modi». L’ultima parte di questa regola lascia veramente schifati perché presuppone che una bambina pur non potendo essere penetrata sessualmente (almeno fino ai nove anni) può comunque essere usata come giocattolo sessuale. E’ uno schifo indicibile. Il paradosso o, se vogliamo, l’ipocrisia più grossa è che nello stesso opuscolo vengono vietate le parabole satellitari perché le TV occidentali «mostrano donne nude e uomini senza barba» e quindi effeminati. Pudici da un lato, vermi schifosi dall’altro. Vietati anche internet e la musica perché peccaminosi, come se stuprare una bambina di nove anni o, se più piccola, usarla per le porcherie non sia un peccato di fronte a Dio. Non trovo veramente le parole adatta per definire questi maiali.
La barba lunga
Da altri opuscoli ritrovati dai Peshmerga nei villaggi liberati emerge che ISIS era letteralmente ossessionato dalle regole islamiche, prima tra tutte l’obbligo di portare la barba lunga. Addirittura in uno degli opuscoli per la barba viene usata una descrizione medioevale: «capelli che si sviluppano sul viso e sulle guance». Per i terroristi dello Stato Islamico portare la barba «di lunghezza adeguata» è di fatto un obbligo. Anche l’abbigliamento viene codificato. Le donne all’esterno devono coprirsi da capo a piedi mentre gli uomini devono indossare un abbigliamento islamicamente corretto, pantaloni piuttosto corti e camicione.
Donne e bambine yazide vendute o scambiate su Telegram
Nei primi giorni del mese di ottobre emerse che i miliziani di ISIS usavano un canale Telegram denominato «Caliphate Market» per vendere e scambiare donne e bambine yazide, come fossero figurine o elettrodomestici. Attualmente si stima che siano oltre 3.000 le donne e le bambine yazide ancora in mano al Califfato.
Scritto da Sonia M.