Se gli unici che si oppongono alla pace tra Israele e Paesi Arabi sono quelli che più ne dovrebbero gioire, cioè i pacifisti, un motivo ci deve pur essere.
Se Israele è l’unico paese democratico dove operano direttamente centinaia di ONG (qui la lunghissima lista) e associazioni come non succede nemmeno nei peggiori teatri di guerra, un motivo ci deve pur essere.
Se prendiamo una zona come l’Africa dei Grandi Laghi, dove sono in corso centinaia di micro-conflitti con stragi quotidiane, dove la povertà è endemica e le malattie di ogni tipo sono un fatto normale e la paragoniamo con Israele, possiamo notare subito la sproporzione del numero di ONG operanti sul territorio tenendo conto della situazione locale (non di guerra in Israele), delle condizioni sanitarie (Israele è un paese moderno con una sanità di eccellenza), dei valori della povertà e dello sviluppo locale.
Insomma, se in Israele ci sono molte più ONG che in Congo (tenuto conto delle debite proporzioni) un motivo ci deve pur essere.
Voi direte che il motivo sono i poveri palestinesi senza terra e senza Diritti. Direte che ha Gaza stanno peggio che in Congo e che in Cisgiordania (in realtà Giudea e Samaria) la povertà non sarà come quella in Congo ma ci si avvicina parecchio.
Beh, vi sbagliate. Sempre tenendo conto delle debite proporzioni, la cosiddetta Palestina ha ottenuto dieci volte di più degli aiuti internazionali destinati al Congo o a uno qualsiasi dei tanti paesi africani in via di sviluppo. Con il denaro destinato alla cosiddetta Palestina ci si sviluppavano una quindicina di paesi africani. Invece i “poveri palestinesi” sono ancora li a prendersela con gli israeliani invece che con chi tutti quei soldoni se li è mangiati.
Ecco, i soldoni, il fiume di denaro che scorre verso la cosiddetta Palestina è il motivo per cui ci sono tutte quelle ONG e, soprattutto, il motivo per cui queste ONG di pacifisti si oppongono a qualsiasi forma di pace. Con la pace il fiume di denaro si fermerebbe e addio soldoni.
Pensate solo a cosa succederebbe se dovesse nascere uno Stato Palestinese. Fine delle erogazioni di denaro a fondo perduto. I soldi li prendi in prestito e quindi li devi restituire. Poi devi creare tutta la struttura statale, la sanità, l’economia, una moneta nazionale, devi creare infrastrutture ecc. ecc.
Davvero qualcuno può credere che i cosiddetti pacifisti e la dirigenza palestinese possano rinunciare a tutto quel denaro in cambio della pace e di tutte le “beghe” che immancabilmente porta la fine di un conflitto, seppure a bassa intensità? Davvero potete credere che il loro obiettivo sia la nascita di uno Stato Palestinese? Ormai non ci credono più nemmeno gli arabi, per questo uno dietro l’altro abbandonano la “causa palestinese” e fanno pace con Israele.
Rimangono loro, i pacifisti, gli indefessi difensori della causa palestinese purché porti denaro (e fama, qualche volta). Ma ormai, temo, è finita anche per loro.