Se Abu Mazen incendia l’intifada strisciante ormai quasi palese a Gerusalemme Est, l’Onu non perde occasione per soffiare sul fuoco dell’odio. Ieri sera un palestinese, che sembra essere stato individuato ed eliminato, ha sparato a Yehuda Glick ferendolo gravemente. E’ l’ultimo di molti attacchi sui quali è sceso un silenzio tombale da parte della comunità internazionale e in particolare da parte dell’Onu che però non perde occasione per attaccare Israele appena ne ha l’occasione.
E’ il caso dell’annuncio dato dal Governo Israeliano in merito alla costruzione di 1.000 abitazioni a Gerusalemme, un annuncio che ha scatenato immediatamente la condanna a prescindere da parte delle Nazioni Unite che attraverso il sottosegretario generale per gli affari politici, Jeffrey Feltman, ha fatto sapere che «se perseguito, il piano del Governo israeliano di costruire 1.000 alloggi a Gerusalemme sarebbe la prova che Israele non ha nessuna voglia di raggiungere un piano di pace con i palestinesi». Peggio ancora, lo stesso Feltman ha appoggiato senza riserve le menzogne proferite dal rappresentante palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, il quale ha affermato che «Gerusalemme è sotto attacco da parte dei coloni sionisti che vogliono dissacrare i luoghi santi dell’Islam a partire dal Monte del Tempio fino alla Moschea Al-Aqsa».
Immediata e decisa la risposta dell’ambasciatore israeliano all’Onu, Ron Prosor, il quale nel denunciare le menzogne dell’inviato palestinese ha ribadito che «Israele è uno Stato democratico che ha come capitale Gerusalemme. Non colonizza niente e nessuno, costruisce semplicemente nel proprio territorio».
[quote_center]La complicità di Onu e comunità internazionale con Abu Mazen[/quote_center]
Il silenzio/assenso da parte dell’Onu e della comunità internazionale sulle provocazioni di Abu Mazen e sui continui incitamenti alla violenza sta diventando un incentivo per i terroristi palestinesi che, come abbiamo visto ieri sera e nei giorni scorsi con gli attentati contro civili israeliani, non perdono occasione per alzare continuamente il tiro e aumentare gli attacchi ai civili israeliani sicuri che saranno comunque giustificati dalla comunità internazionale. E’ un fatto scandaloso che non può non essere denunciato e condannato e che soprattutto allontana qualsiasi ipotesi di pace.
[quote_center]Le costruzioni sono legittime[/quote_center]
Le costruzioni israeliane non solo sono legittime, ma sono doverose. Ogni stato libero e democratico ha il Diritto di costruire, modernizzare e ampliare la propria capitale. Nessuno protesta se il Governo italiano decide di costruire nuovi alloggi a Roma. Non si vede quindi perché qualcuno debba protestare se Israele decide di costruire a Gerusalemme. Quella della costruzione di nuovi alloggi sta diventando semplicemente l’ennesima scusa per attaccare Israele e per fomentare violenza.
[quote_center]Non ci sono coloni[/quote_center]
Per finire, un altro appunto che ci sentiamo di fare una volta per tutte è che in Israele non esistono coloni, ma cittadini israeliani. Il termine “colono” viene sistematicamente usato a scopo denigratorio nei confronti di cittadini israeliani per inculcare nell’opinione pubblica internazionale un concetto di “invasione” o di “colonizzazione” un concetto che non ha nulla a che vedere con i cittadini israeliani. La bambina di tre mesi uccisa pochi giorni fa non era una “colona” come sostengono gli odiatori, ma un bambina israeliana uccisa da un terrorista palestinese (elevato addirittura ad eroe) proprio perché israeliana. Chi appoggia questo concetto ha le mani sporche di sangue degli innocenti cittadini israeliani esattamente come le hanno i terroristi che uccidono materialmente quei cittadini israeliani.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi
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