Il Presidente americano, Donald Trump, non sposterà l’ambasciata americana in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme senza prima aver provato a raggiungere un piano di pace tra israeliani e palestinesi. Lo ha detto in una intervista televisiva sulla rete TBN dov’era intervistato dall’ex Governatore dell’Arkansas, Mike Huckabee.

Rispondendo a diverse domande quando gli è stato chiesto conto della sua promessa elettorale di spostare l’ambasciata americana in Israele a Gerusalemme Trump ha detto che «la decisione di spostare l’ambasciata sarà presa in un futuro non troppo lontano» aggiungendo però che prima vuol provare a dare una possibilità al piano di pace americano.

“I want to give that a shot before I even think about moving the embassy to Jerusalem”

Il Presidente Trump ha detto poi che gli Stati Uniti stanno lavorando a un piano di pace definito come “l’affare ultimo” il quale dovrebbe portare la pace in tutta la regione e si è detto fiducioso che tale piano funzioni nonostante il generale scetticismo.

Trump non ha tuttavia spiegato il suo piano per il Medio Oriente, ha detto solo che tale piano «è un elemento centrale della politica estera degli Stati Uniti» e che dovrebbe portare a una normalizzazione delle relazioni tra Israele e i Paesi arabi.

Trump e l’Iran

Nel suo colloquio con Mike Huckabee, il Presidente americano ha poi parlato anche della questione iraniana ribadendo che «l’accordo sul nucleare iraniano è un accordo terribile». Trump ha detto che l’Iran lavora a stretto contatto con la Corea del Nord. «Vedrai cosa farò» ha detto Trump «l’Iran è un giocatore cattivo e verrà trattato come un giocatore cattivo». In molti sono convinti che il Presidente americano sia intenzionato a decertificare l’accordo sul nucleare iraniano, una decisione che potrebbe aprire a nuove sanzioni americane nei confronti dell’Iran. Ma ci sono anche voci critiche riguardo a una decisione del genere che sarebbe unilaterale e che fondamentalmente non cambierebbe l’accordo e di certo non lo farebbe saltare. Tuttavia è indubbio che una decisione del genere metterebbe l’Iran sotto forte pressione e dimostrerebbe che il Presidente Trump sta combattendo seriamente l’espansionismo iraniano.