“Oggi i nostri nemici (USA, Israele e Occidente n.d.r.) stanno ingrandendo la questione delle sanzioni sostenendo che mettendo in ginocchio il nostro glorioso Paese. Ma è una menzogna”. Ha esordito in questo modo il Grande Ayatollah Khamenei di fronte a migliaia di invasati che erano andati ad ascoltarlo in una città della provincia del Nord Khorassan.
“L’Iran è abituato a vivere sotto il tiro dell’odio internazionale e delle sanzioni, dei boicottaggi e degli embarghi, ma ha sempre resistito” ha continuato il capo degli Ayatollah iraniani. “Loro (i nemici) dicono che se l’Iran rinuncerà al suo programma nucleare le sanzioni verranno rimosse, ma mentono, il programma nucleare è solo un pretesto. Loro temono la grande espansione economica e tecnologica del nostro glorioso paese”.
Il discorso, tenuto in una delle zone rurali più povere del paese è stato fatto di fronte a migliaia di persone che probabilmente non hanno connessione a internet, che non sanno nemmeno di cosa il capo degli Ayatollah stava parlando, ma che hanno applaudito per riflesso. Tutte persone che comunque, per ignoranza o altro, sostengono il regime islamico.
Ora l’importante è che questo messaggio arrivi a chi di dovere alla Casa Bianca, un messaggio chiarissimo: a noi le sanzioni ci fanno un baffo e continueremo la nostra corsa al nucleare. Punto e a capo. Mr Obama avrà sentito?
E mentre il capo degli Ayatollah pronunciava queste parole a Teheran il Ministro della informazione, delle comunicazioni e della tecnologia, Reza Taqipour, raccontava ai giornalisti che ogni giorno le strutture iraniane sono sottoposte a oltre 500 attacchi informatici ma che, nonostante le sanzioni, la tecnologia iraniana e i gloriosi “pasdaran del mouse” riescono a respingerli tutti mettendo in ridicolo li Hacker nemici. Anche in questo caso le sanzioni gli fanno un baffo agli iraniani. Chissà cosa ne pensano i cittadini di Teheran e delle altre città?