La Russia sapeva del bombardamento chimico in Siria perpetrato da Assad. A dirlo è un alto funzionario americano alla Associated Press.
Secondo quanto riferito ieri dal funzionario americano alla AP un drone russo ha sorvolato a lungo l’ospedale dove venivano trattati i feriti dell’attacco con armi chimiche. Lo ha fatto per diverse ore fino a quando se ne è andato lasciando la scena a jet da combattimento che hanno bombardato deliberatamente l’ospedale in quello che gli esperti americani ritengono essere stato un bombardamento volto a coprire le tracce del bombardamento chimico.
Tuttavia il funzionario americano ha tenuto a sottolineare che gli Stati Uniti non hanno alcuna prova del coinvolgimento dei russi nel bombardamento chimico perpetrato dai jet siriani, ma solo che i russi una volta saputo del criminale bombardamento chimico hanno fatto di tutto per coprirlo.
Gli esperti americani ritengono infatti che la presenza del drone russo sull’ospedale poi bombardano non poteva essere casuale e che i russi sapevano benissimo che in quell’ospedale stavano arrivando i feriti del bombardamento chimico.
Fino a ieri gli americani non avevano certezze sul fatto che il drone fosse russo, ma secondo il funzionario americano sentito in forma anonima dalla Associated Press, nuove informazioni verificate da parte della intelligence americana confermano che il drone era russo e che quindi a Mosca erano a conoscenza almeno dell’attacco e che poi hanno cercato di coprirlo.
Nuove precauzioni americane
Ieri pomeriggio uno dei portavoce del Pentagono, il colonnello John J. Thomas, ha detto che gli Stati Uniti hanno implementato ulteriori misure difensive a salvaguardia delle truppe americane nella regione nel timore di atti di ritorsione dopo l’attacco a una base siriana. Il colonnello Thomas ha detto che a causa della implementazione di queste nuove misure – sulle quali però è stato evasivo – i raid USA contro ISIS hanno subito un temporaneo rallentamento ma che riprenderanno a pieno regime nelle prossime ore.