Libia, 01 febbraio 2016 – Secondo quanto riferiscono diversi media arabi lo Stato Islamico – ISIS – in Libia sarebbe venuto in possesso di una discreta quantità di armi chimiche sottratte da alcuni depositi di Gheddafi. Si tratterebbe in particolare di gas Sarin, un gas nervino altamente letale che potrebbe essere facilmente usato in attentati o in attacchi militari.

La notizia è stata rilanciata dal quotidiano pan-arabo Asharq al Awsat che cita “fonti ben informate”. Secondo queste fonti i terroristi dello Stato Islamico avrebbero trafugato il Sarin da un compound nell’area di Bab al Huriya, nei pressi di Tripoli, per poi inviarlo alla loro roccaforte di Sirte. L’allarme era stato già lanciato qualche settimana fa da Ahmed Qaddaf Al Dam, cucino del defunto Gheddafi ed ex ufficiale dei servizi segreti libici. Ahmed Qaddaf Al Dam aveva riferito che ISIS era entrato in possesso di importanti quantità di Sarin.

Le intelligence occidentali non sembrano sottovalutare l’allarme lanciato da Asharq al Awsat e secondo diverse fonti sarebbero seriamente preoccupate. In particolare l’intelligence inglese sembra dare molto credito a queste notizie.

Il gas Sarin è classificato come “arma di distruzione di massa” ed è un gas completamente inodore quindi difficilmente rilevabile. La sua composizione gli permette di entrare in circolo attraverso la pelle rendendo quindi inefficienti le normali maschere antigas.

Redazione