Tripoli, Libia – Rights Reporter. Ansar al-Sharia, il gruppo jihadista libico legato ad Al Qaeda e ritenuto dagli Stati Uniti responsabile dell’attentato al consolato americano di Bengasi che sfociò nell’omicidio dell’ambasciatore Christopher Stevens, ha annunciato ieri il suo scioglimento.
I vertici di Ansar al-Sharia lo hanno annunciato ieri con un comunicato online nel quale si ammette che il gruppo jihadista libico ha subito durissime perdite tra le quali quella del suo leader, Mohammed Azahawi, ucciso a Bengasi nel 2014 durante gli scontri con le milizie del Generale Haftar. Il costante “indebolimento” di Ansar al-Sharia ha portato negli ultimi mesi a molte defezioni da parte dei miliziani che sono passati in massa con lo Stato Islamico.
Di recente Ansar al-Sharia era entrato nel Revolutionary Shura Council of Benghazi, una alleanza locale di milizie islamiche con sede a Bengasi. Ma le continue diserzioni dei miliziani, passati con ISIS, hanno convinto i vertici del gruppo jihadista libico a sciogliere il gruppo.
Nel momento della sua massima espansione Ansar al-Sharia poteva contare su una importante presenza a Derna nella Siria occidentale, a Sirte, a Sabratha e nella Libia occidentale.
Affiliato ad Al Qaeda, Ansar al-Sharia ha sempre rifiutato il passaggio sotto le insegne dello Stato Islamico, ma a seguito delle decine di defezioni proprio a favore di ISIS i vertici del gruppo jihadista ne hanno decretato lo scioglimento autorizzando i miliziani (addirittura invitandoli) ad aderire allo Stato Islamico.
Lo scioglimento di Ansar al-Sharia potrebbe essere visto come una cosa buona, in realtà non solo non cambia lo scenario libico ma considerando che gli jihadisti libici portano in dote decine di campi di addestramento per terroristi e una struttura militare tutt’altro che esigua, l’ingresso nello Stato Islamico rafforza non poco quest’ultimo e conferma che il fronte libico diventa sempre più caldo e pericoloso, considerando anche la vicinanza alle coste europee.