Una breve premessa: sono convinta che dopo questo articolo verrò tacciata di razzismo dai soliti idioti filo-islamici che non vedono oltre il loro naso, gente che ha degli interessi rilevanti (anche a livello corporativo) che ruotano attorno alla cosiddetta “integrazione europea”, un vero e proprio miraggio su cui negli anni si sono costruiti castelli di carta (anche di cartamoneta) che, arrivati a questo punto, vanno finalmente demoliti.

Pochi giorni fa leggevo un articolo davvero impressionante che raccontava di come un imam in Gran Bretagna si prendesse gioco della generosità dello Stato e di come spiegasse ai suoi fedeli che “gli islamici dovevano approfittare di quella generosità per invadere il mondo infedele”

L’articolo è stato pubblicato su VoxNews (qui il link) che riprendeva il Sun e consiglio veramente di leggerlo perché sebbene riporti un episodio che riguarda la Gran Bretagna è attualissimo anche dalle nostre parti e, soprattutto, riporta una mentalità ben radicata negli islamici nostrani. Ma a far rabbrividire è quello che l’Imam dice in merito al “ripopolamento”: «ora stiamo prendendo Birmingham e lo stiamo popolando – ha detto l’imam ai fedeli – Bruxelles è al 30% islamica e Amsterdam lo è al 40%. Bradford è al 17 per cento musulmana. Queste persone sono come uno tsunami in corso in tutta Europa. E qui siamo solo all’inizio. La realtà sta cambiando».

Una delle conseguenze di questa mentalità “assistenzialista” secondo cui a loro (agli islamici) tutto è dovuto, è l’altissimo tasso di procreazione. Sfornano figli come se fossero pasticcini e la crisi non li tocca. Li allevano con la stessa mentalità con cui sono stati cresciuti loro, in barba alla integrazione, cioè con quell’idea secondo cui, come dice l’imam di Birmingham «democrazia, libertà, laicità sono solo idee di kuffar  (infedeli)  e dobbiamo eliminarle». Mettono in pratica quello che diceva il profeta e che venne ripreso anche dall’ex Presidente algerino Boumedienne il quale disse: «il mondo islamico ha nell’utero delle proprie donne le armi che domani conquisteranno l’Europa».

In questo contesto si inserisce uno dei cavalli di battaglia del leader del Partito Democratico, Bersani, che tra i primi punti da attuare nel suo ipotetico programma di governo ha messo la concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. E’ un primo pericolosissimo passo verso la cittadinanza anche ai genitori (come può un figlio essere italiano e un padre magari essere irregolare?). E’ una voragine immensa per gli islamici che, come abbiamo visto, fanno della procreazione un’arma di conquista.

Non basta che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, i genitori degli immigrati regolari arrivino in Italia e senza aver mai fatto un versamento percepiscano la pensione dall’INPS (qui un link per rinfrescarsi la memoria e se non bastasse qui un altro), non basta che gli immigrati irregolari costino allo Stato centinaia di milioni in sovvenzioni e benefici, ora gli diamo anche la cittadinanza lanciando così un messaggio inequivocabile alle masse islamiche che in Africa e in altri continenti non aspettano altro: venite in Italia a partorire. Un messaggio sbagliatissimo che tra le altre cose finirà per favorire il mercato degli esseri umani e arricchire gli scafisti.

E’ arrivato il momento di mettere da parte il buonismo a buon mercato (e gli interessi di qualche corporazione rossa che con gli immigrati ci campa). Loro, gli islamici, non scherzano e alla conquista dell’Europa ci credono veramente. Beh, scusate ma noi non ci stiamo. Non ci stiamo più a dare soldi a questa gente. Non ci stiamo più a pagare le pensioni ai loro genitori quando in Italia ci sono anziani che vivono raccattando qualcosa nei rifiuti. Non ci stiamo a mantenere i loro figli, gli stessi che poi domani ci troveremo contro. Non ci crediamo alla loro integrazione nella nostra società e i fatti quotidiani ci danno ragione. Ci opporremo a questa assurdità della cittadinanza ai figli degli immigrati con ogni mezzo possibile. E non è una questione di razzismo. Ci sono migliaia di immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza e nessuno dice niente. Ci opponiamo a una proposta che distruggerà l’Europa e, nel brevissimo periodo, farà guadagnare milioni agli scafisti e ai patronati rossi che con queste cose ci vanno a nozze.

Carlotta Visentin