Missili su Israele per contestare normalizzazione con Arabia Saudita

16 Luglio 2022

L’esercito israeliano ha effettuato diversi attacchi nella Striscia di Gaza dopo che dall’enclave palestinese erano partiti alcuni razzi verso il sud di Israele.

Ad essere colpiti, secondo un portavoce dell’IDF, sono stati diversi siti per la produzione di razzi è in particolare una struttura sotterranea di Hamas per la produzione di materiali per razzi nella Striscia di Gaza centrale.

I palestinesi hanno riferito che diversi attacchi si sono verificati vicino a Gaza City poco prima delle 5. Video e foto sui social media hanno mostrato grandi palle di fuoco che si alzavano in seguito agli attacchi contro obiettivi non specificati.

«Il sito preso di mira era uno dei più grandi e importanti siti della Striscia per la produzione di materiali di base per i razzi da parte dei gruppi terroristici», ha dichiarato l’esercito affermando che l’attacco avrebbe significativamente ridotto la produzione di razzi.

In totale sono stati sparati quattro razzi contro Israele, uno intercettato dal sistema Iron Dome in quanto diretto verso obiettivi civili, mentre gli altri tre sono caduti in campo aperto.

Nessuno ha rivendicato il lancio dei razzi ma Israele ritiene Hamas responsabile di tutto quanto avviene all’interno della Striscia di Gaza.

Si ritiene che il lancio di missili sia avvenuto per dimostrare il disappunto dei gruppi terroristici che tengono in ostaggio la Striscia di Gaza a seguito dell’importante avvicinamento tra Israele e Arabia Saudita.

Nella notte Hamas ha condannato l’annuncio di ieri secondo cui l’Arabia Saudita consentirà ai voli israeliani di utilizzare il suo spazio aereo. «Siamo profondamente addolorati», ha detto un portavoce del gruppo terrorista che tiene in ostaggio la Striscia di Gaza.

«I tentativi del governo americano di ricostruire la regione coinvolgendo lo Stato di Israele, fornendogli sicurezza e creando alleanze tra esso e i governi arabi, falliranno» ha detto il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a dimostrazione del fatto che i palestinesi vedono la normalizzazione dei rapporti tra Gerusalemme e Riad come la loro fine.

Sarah G. Frankl

Vive nel sud di Israele. Responsabile della redazione e delle pubblicazioni Breaking News. Cura i social di Rights Reporter. Esperta del settore informatico. Hacker Etica

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