Ieri il mondo si è scandalizzato per l’attacco con armi chimiche (l’ennesimo) perpetrato in Siria, probabilmente dalle forze governative che fanno capo ad Assad. Che ipocriti che sono i leader mondiali.
Ipocriti perché tutti sanno che Assad non ha rispettato totalmente il patto concluso nel 2013 che prevedeva lo smantellamento di tutto l’arsenale di armi chimiche in Siria; ipocriti perché è ampiamente provato che Assad le ha usate diverse volte; ipocriti perché sanno che in questi anni sono stati la Russia e l’Iran a permettere ad Assad di usare impunemente ogni tipo di arma proibita contro i civili e contro gli ospedali.
Parliamoci chiaro, un attacco con armi chimiche non avviene per sbaglio, non si possono accampare scuse o ipotetici errori di valutazione. Un attacco con armi chimiche si premedita.
Dando per scontato che sia stata l’aviazione siriana a bombardare la città di Khan Sheikhun, se Assad ha dato ordine di bombardare i ribelli con questo tipo di armi lo ha fatto perché sapeva che Mosca e Teheran gli avrebbero coperto il culo. Sono anni che lo fanno.
La vera domanda da porsi non è quindi se sia stato Assad o meno a ordinare di bombardare con armi chimiche la città di Khan Sheikhun, ma se a Mosca e a Teheran ne fossero a conoscenza.
Ieri sera Trump ha incolpato l’Amministrazione Obama di essere corresponsabile di questo ennesimo atto criminale commesso da Assad. Ebbene, Obama ha senza dubbio un sacco di responsabilità su quanto avviene oggi in Siria, ma incolpare l’ex Presidente americano del bombardamento con armi chimiche della città di Khan Sheikhun significa cercare di sviare l’attenzione su altro rispetto ai veri responsabili e francamente non si capisce perché il Presidente Trump lo faccia.
Assad non può avere usato le armi chimiche senza il consenso preventivo di Mosca e Teheran. Se non si afferma questa verità allora la verità non importa a nessuno. E se la verità non importa a nessuno nemmeno di fronte a un atto di tale gravità, allora il mondo civile ha un problema ben più grande di Assad. Il problema il mondo civile ce l’ha con se stesso.
Non si può più continuare a nascondere le responsabilità russe e iraniane su quanto avviene in Siria dietro al fantoccio di Assad. E’ tutto fumo negli occhi. Russi e iraniani in Siria stanno conducendo una guerra di occupazione usando ogni tipo di arma e violando ogni tipo di convenzione internazionale. Massacrano senza pietà i civili, bombardano ospedali e attaccano città densamente popolate senza alcun rispetto per le popolazioni.
E non basta la lotta al terrorismo islamico a giustificare una tale massacro. Non basta lo spauracchio dell’ISIS a giustificare un tale vile comportamento. Se si è d’accordo che Assad è un criminale allora si deve essere d’accordo anche sul fatto che Iran e Russia sono suoi complici e corresponsabili dei massacri di civili in Siria.
Non c’è nessuna differenza tra il comportamento di ISIS e quello di Assad e dei suoi complici russi e iraniani. Se si condanna ISIS non si può non condannare Damasco, Mosca e Teheran. Non ci si può più nascondere dietro al fantoccio di Assad.
Se il mondo comincerà a individuare senza ipocrisie le vere responsabilità di quanto avviene in Siria, allora forse ci sarà qualche possibilità di mettere mano alla soluzione della complessa vicenda siriana. Ma se tutto rimane così la Siria sarà l’ennesima Somalia, l’ennesimo conflitto senza fine. E Putin punta già anche alla Libia. A buon intenditor poche parole.