L’ex primo ministro Naftali Bennett chiede a Israele di colpire il programma nucleare iraniano che, a suo dire, “getta un’ombra oscura sul nostro futuro”, in mezzo a indiscrezioni che obiettivi militari o di intelligence iraniani, ma non le centrali atomiche, potrebbero essere colpiti in risposta all’attacco missilistico balistico di Teheran della scorsa settimana.
“Per la prima volta, abbiamo la possibilità di agire contro l’Iran senza temere una reazione terribile e intollerabile”, ha dichiarato Bennett in una dichiarazione video, riferendosi alla debolezza dei proxy di Teheran, i gruppi terroristici Hezbollah e Hamas.
“Il regime iraniano terrorista e omicida è esposto e vulnerabile per la prima volta”, ha dichiarato.
“Questa è una finestra di opportunità unica in cui abbiamo sia la legittimità che la capacità di danneggiare gravemente il regime iraniano e il suo programma nucleare”, afferma Bennett.
Proprio questa mattina, il New York Times ha riportato che Israele non aveva un vero e proprio piano per attaccare il programma nucleare iraniano fino a quando Bennett non è diventato primo ministro nel 2021, essendosi invece concentrato su Hezbollah.
Bennett ha rapidamente “ordinato nuove esercitazioni per simulare i voli a lunga distanza verso l’Iran e ha investito nuove risorse nei preparativi”, secondo il quotidiano.