Può l’Unione Europea finanziare e ascoltare ONG legate al terrorismo e che lavorano costantemente contro i Diritti Umani applicando politiche chiaramente razziste e discriminatorie? In teoria non potrebbe ma lo fa e l’ultimo caso è addirittura scandaloso.
Martedì della scorsa settimana il Parlamento Europeo ha approvato un documento nel quale si accusa Israele di essere responsabile della drammatica situazione di Gaza. Non stupisce che l’Unione Europa accusi Israele di colpe chiaramente non sue, lo fa continuamente, stupisce piuttosto che per farlo usi un rapporto redatto da una ONG palestinese legata a doppio filo ad Hamas e al Movimento BDS, la Al-Mezan.
Cosa sia Al-Mezan ce lo spiega benissimo Ngo Monitor che descrive quanto oscura sia questa pseudo ONG che dice di voler “promuovere e difendere i Diritti Umani”. Ma andando oltre le spiegazioni di Ngo Monitor si scopre che l’Unione Europea finanzia lautamente questa Ong megafono di Hamas con fondi che dovrebbero essere destinati alla difesa dei Diritti Umani attraverso diversi sistemi legati sia a PEGASE che a fondi destinati per lo stesso motivo alle cooperazioni di diversi Paesi tra i quali spiccano Svezia, Svizzera, Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi, il tutto senza che nessuno chieda conto dell’uso fatto di quei fondi.
Il rapporto su Gaza redatto da Al-Mezan e preso come oro colato dall’Unione Europea accusa Israele di «sterminio sistematico e illegale» parole riprese proprio dall’Unione Europea che addossa a Gerusalemme tutta la responsabilità della situazione a Gaza e chiede l’immediata rimozione del blocco di sicurezza sule armi e sui materiali che possono essere usati per usi bellici. Poco importa all’Unione Europea e alla ONG palestinese che Gaza non confini solo con Israele ma anche con l’Egitto che a differenza di Israele blocca il 100% dei materiali destinati alla Striscia. Meno ancora gli importa del fatto che Hamas invece di costruire le infrastrutture necessarie a Gaza usi i materiali per costruire i tunnel del terrore infischiandosene bellamente delle esigenze della propria popolazione. E nessuno che si chieda che fine abbiano fatto i sei miliardi di dollari destinati alla ricostruzione di Gaza. E’ molto più facile accusare Israele e chiudere gli occhi su tutto il resto.
Nel rapporto della ONG Al-Mezan preso per buono dalla UE si afferma addirittura che Israele «uccide intenzionalmente individui che non rappresentano un pericolo immediato» affermando poi come questo sia diventato «uno spaventoso modello di uccisioni apparentemente sistematico».
Non si capisce come la UE possa prendere per buone tali affermazioni così palesemente false. Per questo motivo la nostra organizzazione unitamente ad altre organizzazioni di buona volontà ha dato il via a una azione legale volta a chiedere all’Unione Europea spiegazioni in merito al documento approvato, su quanti fondi la UE destina a questa ONG palestinese legata ad Hamas, chi controlla la destinazione finale di quei fondi dato che la ONG Al-Mezan non deposita i bilanci come invece dovrebbe fare chi beneficia dei fondi europei. All’Unione Europea abbiamo poi chiesto chi sia il referente della UE a Gaza, come controlla la destinazione dei fondi, se controlla che quei fondi vengano effettivamente usati per migliorare la situazione dei residenti di Gaza e infine abbiamo chiesto di verificare se l’Egitto applica le stesse restrizioni applicate da Israele su alcuni materiali oppure se gli egiziani blocchino tutti gli aiuti. E’ infatti inspiegabile che si accusi solo Israele di non permettere l’ingresso di alcuni materiali nella Striscia di Gaza quando c’è un secondo confine attraverso il quale quei materiali vietati da Israele potrebbero entrare a Gaza, il tutto ricordando che da Israele ogni giorno entrano nella Striscia di Gaza tra 500 e 900 camion di materiali, alimentari e aiuti umanitari.
Ora attendiamo le risposte dall’Unione Europea ricordando che queste risposte ci sono dovute e che non accetteremo risposte che, come in passato, siano evasive o poco chiare. Insomma, vogliamo sapere se il denaro dei contribuenti europei viene usato per finanziare dubbie ONG legate al terrorismo islamico di matrice palestinese.