ONU: 3200 donne e bambini Yazidi ancora in mano a Daesh

17 Giugno 2016

yazidi-daesh

Sono ancora 3200 le donne e i bambini Yazidi in mano a Daesh. E’ quanto emerge da un rapporto ONU presentato ieri dal Capo della Commissione d’inchiesta sulla Siria, Paulo Pinheiro, un rapporto nel quale per la prima volta l’ONU mette nero su bianco la parola “genocidio” con riferimento al tentativo deliberato da parte dello Stato Islamico di cancellare fisicamente gli Yazidi.

Il rapporto presentato da Paulo Pinheiro è implacabile nel giudizio. «ISIS ha sottoposto donne, bambini e uomini Yazidi alle più orribili atrocità» ha detto Paulo Pinheiro nel presentare il rapporto alle Nazioni Unite. «C’è stato ed tuttora in corso da parte di Daesh il tentativo di cancellare il popolo Yazida» ha continuato Paulo Pinheiro che poi ha fatto riferimento alla terribile strage di Yazidi commessa dallo Stato Islamico a Sinjar. Migliaia di Yazidi sono stati giustiziati, le donne fatte prigioniere e trasformate in schiave sessuali, i bambini sopravvissuti allo sterminio trasformati in soldati del Daesh con tanto di lavaggio del cervello. Paulo Pinheiro ha riportato fedelmente le testimonianze dei sopravvissuti e di coloro che sono riusciti a fuggire, testimonianze agghiaccianti.

Il lungo rapporto intitolato “They came to destroy: ISIS Crimes against the Yazidis” è davvero impressionante perché dimostra in maniera incontestabile la volontà genocida di Daesh nei confronti degli Yazidi, una minoranza odiata in quanto professano una religione monoteista che erroneamente viene inclusa tra una delle tante “sette islamiche” quando invece di islamico non ha nulla.

Il rapporto dimostra come uomini e bambini di età superiore ai 13 anni siano stati massacrati in maniera sistematica mentre per le donne, anche per le bambine di appena nove anni, il destino è stato quello di diventare schiave sessuali per i terroristi islamici dell’ISIS. I maschi di età inferiore ai 13 anni sono stati invece “ricondizionati”, convertiti alla ideologia islamica e poi usati come “carne da cannone”. Chi di loro si opponeva al “ricondizionamento” è stato fatto morire di morte lenta. Paulo Pinheiro stima che attualmente circa 3200 donne e bambini Yazidi siano ancora in mano a Daesh e pone alle Nazioni Unite il problema della loro liberazione chiedendo che il mondo faccia qualcosa per liberarli dopo che decine di migliaia di Yazidi sono stati massacrati dallo Stato Islamico e prima che anche loro vengano massacrati.

Scritto da Shihab B.

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