L’ISIS fa paura? Fa così paura da riuscire a mettere insieme sunniti e sciiti, Arabia Saudita e Iran? Fa così paura da spingere la NATO a formare una coalizione di Stati per combatterlo? Mettetevi il cuore in pace, ci sono pericoli ben maggiori.
A parte che il vero pericolo rappresentato dal ISIS per l’occidente non viene dal cosiddetto califfato ma dal rischio di infiltrazioni terroristiche, cosa che per altro non è una novità dato che è presente da anni con Al Qaeda. Per l’occidente ci sono poi pericoli più incombenti. Penso per esempio alla situazione in Libia, davvero potenzialmente esplosiva per l’Europa. Penso alla situazione in medio Oriente e in particolare all’Egitto che deve combattere il terrorismo islamico al suo stesso interno. E l’Egitto non si può certo destabilizzare senza mettere in pericolo tutto lo scacchiere mediorientale. Ma soprattutto penso all’Iran e al suo programma nucleare.
E’ più pericoloso un piccolo esercito di estremisti islamici con armi convenzionali, senza una aviazione, senza una marina e probabilmente senza nemmeno una strategia, oppure è più pericoloso un stato di estremisti islamici con un vero esercito ben addestrato, una aviazione, una marina moderna, armi sofisticate e con una strategia politico-militare ben collaudata e pienamente operativa? Ma soprattutto, è più pericoloso un terrorismo tradizionale o un terrorismo atomico?
Pensateci un attimo: da una parte abbiamo dei semplici tagliagole mentre dall’altra abbiamo una potenza regionale che ha le stesse ideologie dei tagliagole (con la differenza che sono sciiti) ma che ha alle sue spalle un apparato poderoso e che sta per dotarsi di armi nucleari.
Beh, scusate tanto ma l’ISIS mi fa un baffo rispetto al pericolo rappresentato da un Iran nucleare. Proprio non c’è paragone.
Pur non sottovalutando affatto il rischio rappresentato dal ISIS nessuno mi toglie dalla testa che il pericolo sia stato volutamente sovrastimato per gettare fumo negli occhi dell’occidente su quello che è il vero pericolo mortale: un Iran nucleare.
E guardate che non c’è nessuna differenza tra la mentalità dei tagliagole del ISIS e quella degli Ayatollah. La Jihad è sempre la stessa, stessi i mezzi, stessa crudeltà. L’obbiettivo dei primi e di convertire l’occidente all’islam, quello dei secondi è di esportare la rivoluzione islamica in tutto il mondo. Stesso obbiettivo formulato con parole diverse. Quale differenza c’è quindi tra l’ISIS e l’Iran?
E ancora pensate che il problema siano i tagliagole dell’ISIS?
[glyphicon type=”user”] Scritto da Noemi Cabitza
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