Come trasformare uno Stato che sostiene apertamente il terrorismo in uno “Stato buono” e amico dell’occidente? Semplice, basta andare al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e sostenere che lo stato terrorista in questione è utile per combattere proprio i terroristi.

E’ quello che ha fatto il Ministro degli Esteri italiano e futuro responsabile della politica estera europea, Federica Mogherini. «Nella lotta all’ISIS bisogna coinvolgere tutti gli attori della regione, compreso l’Iran. L’Iran può svolgere un ruolo positivo», ha detto la Mogherini parlando al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Insomma, secondo la Mogherini per battere i terroristi bisogna usare i terroristi.

Andrebbe ricordato al Ministro Mogherini che l’Iran è il principale finanziatore di Hezbollah, della Jihad islamica, lo era di Hamas e probabilmente lo tornerà ad essere presto, che finanzia gruppi terroristici in Yemen, in molti paesi africani e che insieme agli Hezbollah ha pianificato attentati in tutto il mondo.

Ora, sostenere che un regime come quello iraniano “può svolgere un ruolo positivo” può essere anche corretto, ma positivo per chi? Combattere l’ISIS è fondamentale ma non per rimpiazzarlo con gli Ayatollah iraniani.

Sembra di rivedere la riedizione moderna del patto Molotov-Ribbentrop con il quale Russia e Germania si spartirono lo scalpo della Polonia e delle Repubbliche Baltiche. Qui lo scalpo è quello del Kurdistan e dell’Iraq, ma il risultato sarà lo stesso. Arriverà un momento nel quale bisognerà fare i conti con l’espansionismo e l’aggressività iraniana magari dotata di un bel arsenale nucleare, fattori momentaneamente accantonati proprio a causa del ISIS.

Lo Stato Islamico è senza dubbio un pericolo per tutto il mondo, nessuno lo nega, ma pretendere di combatterlo alleandosi con gli iraniani non è solo un suicidio politico, è una scelta scellerata per il prossimo futuro. E non vorremmo che con questo “avvicinamento” all’Iran si tendesse a mettere in secondo piano il problema del nucleare iraniano perché una cosa è certa, se l’Iran sarà coinvolto nella lotta all’ISIS non lo farà certamente gratis. E come con l’ISIS a pagarne il prezzo sarà tutto il mondo occidentale, magari non subito, ma il conto arriverà.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi

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