Il numero dei profughi interni in Sud Sudan ha raggiunto l’impressionante cifra di 200.000 persone e si stima che se non verrà raggiunto in fretta un cessate il fuoco il loro numero potrebbe velocemente raddoppiare.
Ad affermalo non nascondendo la propria preoccupazione è Toby Lanzer, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Sud Sudan. Secondo Lanzer se i combattimenti non cesseranno in fretta il numero dei rifugiati interni potrebbe raddoppiare. Ad oggi nelle regioni del nord si è assistito a un vero e proprio esodo di massa e questo potrebbe ripetersi anche nel sud del Paese nel caso i combattimenti si spostino verso Juba.
Il grosso dei rifugiati interni si trova attorno alla città di Bor dove hanno raggiunto il numero di 75.000, ma secondo informazioni in possesso dell’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Onu ne starebbero per arrivare altri 20/30 mila. Gli altri sono distribuiti nello stato di Malakal, di Upper Nile, di Bentiu, nello stato di Unity e intorno a Juba.
Da domenica i rappresentanti delle due fazioni in conflitto sono riuniti ad Addis Abeba, in Etiopia, per riuscire a trovare un compromesso mentre l’Uganda ha minacciato un intervento armato a fianco di Salva Kiir se i soldati ribelli che seguono Riek Machar non rispetteranno il cessate il fuoco.
Claudia Colombo