Trump cancella tutti gli aiuti alla UNRWA, l’agenzia ONU per i Palestinesi. A sostenerlo è il Washington Post (1) che parla di «un annuncio che verrà fatto le prossime settimane» nel quale l’amministrazione americana comunicherà che il proprio sostegno alla UNRWA non verrà quindi solo tagliato ma verrà cancellato totalmente.

Lo scorso 4 agosto era stata diffusa la notizia che il genero del Presidente Trump, Jared Kushner, aveva intenzione di chiudere definitivamente la UNRWA per superare l’equivoco del numero troppo alto di persone arabe ritenute erroneamente profughi, un numero che secondo fonti vicine alla Casa Bianca dovrebbe passare dagli attuali cinque milioni a circa mezzo milione.

La scorsa settimana l’Amministrazione Trump aveva annunciato anche il taglio degli aiuti ai palestinesi e più precisamente alla Autorità Palestinese, un taglio che sarà di 200 milioni di dollari.

Cancellare la UNRWA per cancellare la questione palestinese

L’operato della UNRWA è sempre stato criticato da Israele e in particolare l’Agenzia ONU per i palestinesi è sempre stata accusata di fomentare odio e di impedire una soluzione pacifica del conflitto arabo-israeliano a causa della sua assurda e illegale richiesta del cosiddetto “Diritto al ritorno” che coinvolge (secondo le loro stime) oltre cinque milioni di arabi, che però secondo il Diritto Internazionale non dovrebbero essere considerati profughi. Il nesso diretto tra UNRWA e causa palestinese appare quindi evidentissimo.

Nel 2016 Rights Reporter insieme ad altre organizzazioni aveva dato il via a una campagna per la chiusura della UNRWA, campagna che ha dato subito i suoi frutti costringendo per la prima volta l’Agenzia ONU per i palestinesi a pubblicare sia i bilanci che la lista dei donatori (che ha riservato diverse sorprese) oltre che a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo insulto al Diritto Internazionale. A seguito di diverse (fortissime) pressioni alcune organizzazioni che dipendono dagli aiuti europei hanno hanno però deciso di abbandonare la campagna. Ma non noi che abbiamo deciso di usare un nostro sottodomio dedicato per portare avanti questa e altre campagne. Il tutto è ancora in versione beta ma dovrebbe essere pronto entro pochi giorni.