L’utopia della pace tra israeliani e palestinesi

12 Dicembre 2015

Ma veramente c’è ancora qualcuno che crede che tra israeliani e palestinesi possa scoppiare la pace? Nel profondo credo che nemmeno il più fervido sostenitore della teoria dei “due stati per due popoli” stia ancora pensando che tutto ciò sia possibile.

incitamento-palestinesi-twitter

Come può esserci pace tra israeliani e palestinesi se questi ultimi allevano i propri figli nella mentalità dell’odio? Non è una questione politica, è una questione di differenza culturale. Golda Meir, pace all’anima sua, diceva che “la pace arriverà quando gli arabi ameranno più i loro bambini di quanto odino noi”. Era lungimirante Golda Meir, aveva capito che non basta un trattato di pace o la concessione di terra per convincere i palestinesi a fare la pace, serve una svolta culturale che però purtroppo non è mai arrivata.

Credo tuttavia che purtroppo il problema non sia solo palestinese ma che riguardi anche molte menti occidentali. La mentalità dell’odio verso tutto ciò che è israeliano/ebreo è talmente radicata che se domattina Israele dovesse decidere di rientrare entro i confini del 67 non sarebbe sufficiente a placare l’odio anti-israeliano come non sarebbe sufficiente a far nascere uno stato palestinese che riconosca Israele e disposto a vivere in pace uno a fianco dell’altro. Palestinesi e odiatori troverebbero il modo per non fare la pace.

Allora credo che sia arrivato il momento di guardare in faccia la realtà, cioè ammettere che parlare di pace tra israeliani e palestinesi non è altro che una utopia, una cosa impossibile da raggiugere. E non certo per colpa israeliana.

Soluzioni? Non ne ho. Però per arrivare alla soluzione di un problema occorre prima di tutto inquadrare con esattezza cosa genera il problema e nel caso del conflitto israelo-palestinese il problema si chiama differenza culturale. Non si chiama “occupazione” o “colonie”, non si chiama Gerusalemme Est. Non c’è concessione che gli israeliani possano fare per ottenere la pace. La mentalità di morte e odio è talmente radicata nei palestinesi sin dalla più tenera età che per vedere un cambio di mentalità dovremmo aspettare almeno tre generazioni, sempre ammesso che si cominci sin da ora a lavorarci.

Mentre gli israeliani ogni giorno inventano qualcosa di nuovo, soluzioni altamente tecnologiche che hanno rivoluzionato il mondo, i palestinesi pensano solo a come uccidere israeliani ebrei. Questa differenza culturale non la superi ritirandoti entro i confini del 67.

Scritto da Lila C. Ashuryan

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