Nel prossimo mese di giugno si terrà a Gerusalemme, capitale dello Stato Ebraico, un vertice senza precedenti tra USA, Russia e Israele che avrà come argomento la situazione in Siria.

Lo ha annunciato ieri il portavoce della Casa Bianca spiegando che sarà un vertice ad altissimo livello al quale parteciperanno il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Bolton, il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Meir Ben-Shabbat e il segretario russo del Consiglio di sicurezza Nikolay Patrushev.

Non sono stati comunicati né il giorno esatto in cui si terrà il vertice trilaterale né i motivi precisi del vertice, ma sul secondo punto è facile immaginare che all’ordine del giorno ci sarà la situazione in Siria e il tentativo iraniano di posizionarsi in pianta stabile sul territorio siriano.

Lo scorso mese Meir Ben-Shabbat ha incontrato John Bolton a Washington e in quella occasione Stati Uniti e Israele hanno ribadito la comune volontà di impedire all’Iran di posizionarsi stabilmente in Siria.

«Ribadiamo l’impegno comune a contrastare l’attività maligna iraniana e di altri attori destabilizzanti in Medio Oriente e in tutto il mondo» aveva detto in quella occasione John Bolton.

La rabbia di Netanyahu

Subito dopo l’annuncio della Casa Bianca il Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla stampa visibilmente adirato per il fatto che a causa dell’impossibilità di formare una coalizione di governo Israele sarà costretto a tornare al voto a settembre, ha detto che nonostante le difficoltà interne «Israele ha un sacco di cose da fare… e le faremo nonostante le nuove inutili elezioni».

Netanyahu ha ribadito anche che il vertice trilaterale a Gerusalemme non ha nessun precedente a dimostrazione dell’importanza degli argomenti che verranno discussi tra Stati Uniti, Israele e Russia.