Secondo fonti di intelligence israeliane l’attentato antisemita avvenuto il 24 maggio scorso a Bruxelles sarebbe stata solo una prova generale per un attentato di grandi proporzioni contro la comunità ebraica o per una serie di attentati coordinati su vasta scala contro obbiettivi ebraici.

A far propendere per questa ipotesi è il monitoraggio di alcuni siti web e forum nazisti e antisemiti, alcuni operanti solo nella “dark net”. In uno in particolare si parlerebbe nello specifico dell’attentato di Bruxelles mettendo in evidenza la facilità della sua realizzazione e della successiva fuga del terrorista, un uomo con addestramento militare che ha colpito con estrema freddezza e con altrettanta freddezza si è dileguato nel nulla. Secondo un admin del forum nazista «la prova generale è perfettamente riuscita e si può quindi procedere con il piano». Di quel piano stava parlando l’amministratore del forum?

In un altro forum nazista oltre a esaltare le gesta del terrorista si incitavano gli utenti a «mettere in pratica l’addestramento ricevuto per colpire gli obbiettivi ebraici» e si parla di una fantomatica «lista di obbiettivi primari» facendo intendere con chiarezza che ci sono una serie di obbiettivi ebraici da colpire. Quindi qui si va addirittura oltre e da quello che dicono i nazisti si evince che abbiano ricevuto un addestramento specifico, probabilmente di tipo militare, e che vi sia un piano per colpire una serie di obbiettivi ebraici.

E’ difficile stabilire quanto serio sia il problema, ci si potrebbe trovare di fronte a semplici mitomani che cercano di accreditarsi un episodio che invece potrebbe essere solo l’atto di un folle che ha agito da solo e senza alcun coordinamento. Ma è indubbio che la cosa preoccupa parecchio.

Sappiamo che queste notizie sono state condivise con diversi servizi di intelligence occidentali e sappiamo anche che alcuni di loro sembrano sottovalutare parecchio il pericolo tanto che il Mossad ha fatto trapelare il proprio disappunto per questa che viene definita una “pericolosa sottovalutazione del rischio”. Di contro alcuni governi europei hanno ordinato un aumento dei controlli attorno a possibili obbiettivi ebraici, ma forse non si sta facendo abbastanza e non vorremmo che a breve ci si ritrovi di nuovo a commentare un attacco antisemita, magari di più vaste proporzioni, solo perché qualche burocrate ha sottovalutato il rischio.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Noemi Cabitza

[glyphicon type=”euro”] Sostieni Rights Reporter