de magistris

Caro sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in questi giorni apprendiamo che il suo comune ha patrocinato un gruppo di personaggi che si definiscono anti-sionisti, anti-israeliani e filo-palestinesi. Per carità, ognuno con i soldi suoi (dei suoi cittadini) ci fa quello che vuole. Ma come la mettiamo con il patrocinio dell’antisemitismo, emblema di nazismo e di fascismo che lei dice di combattere?

Lo sa chi è il “Free Gaza Movement” che sta alle spalle della “Fredom Flotilla”? No? Ok, glielo dice il blog “bugiedallegambelunghe” in questo post. Come potrà facilmente vedere (e verificare) stiamo parlando di persone che sostengono idee fortemente antisemite, fino ad arrivare al punto di affermare che gli ebrei erano complici di Hitler nello sterminio (lo ha fatto Avi Mayer su Twitter).

Guardi, non le voglio nemmeno ricordare che a Gaza non c’è alcuna crisi umanitaria se non quella provocata da Hamas verso una parte minoritaria di persone (magari provi a vedere la crisi umanitaria dei poveri a Napoli e a paragonarla con quella di Gaza). Che non c’è alcun assedio e tantomeno occupazione. Che Hamas, checché se ne dica, è una organizzazione terroristica giudicata tale da Unione Europea, Stati Uniti e, soprattutto, dall’Italia che lei ha l’onore e l’onere di rappresentare in quanto carica pubblica. Non le voglio dire tutte queste cose perché sono sicurissima che ne è al corrente. Le voglio solo fare una domanda: ma lei è un antisemita?

Dando per scontato che un uomo come lei, abituato alle indagini, sappia perfettamente chi siano quelli del Free Gaza Movement e accertato che, nonostante lo sapesse, ha deciso comunque che il suo comune (quindi tutti napoletani) dovessero patrocinare questa vacanza a Gaza, come la mette con le dichiarazioni di Avi Mayer e quindi del Free Gaza Movement? Dobbiamo dare per scontato che lei le condivida? E se così fosse, come pare, la diffameremmo se la definissimo un antisemita? La diffameremmo che sostenessimo che lei appoggia Hamas e quindi il terrorismo? Le nostre sono domandine semplici semplici alle quali gradiremmo avere risposta.

Carlotta Visentin