Altro che Corea del Nord. Il vero pericolo si chiama Iran

17 Settembre 2017

Guardi alla Corea del Nord, ai suoi test nucleari e balistici e vedi il futuro che ti aspetta con l’Iran. Eppure la diplomazia internazionale continua imperterrita a ignorare le gravi minacce che arrivano da Teheran, minacce rivolte direttamente a Israele e indirettamente al mondo intero perché destabilizzare ulteriormente il Medio Oriente come sta facendo Teheran è una minaccia globale più che locale.

Guardi all’iperbole nordcoreana e vedi quella iraniana che verrà con la differenza che se la Corea del Nord è sostanzialmente isolata da quasi tutto il mondo, l’Iran grazie al suicida accordo sul nucleare iraniano può fare la stessa identica strada percorsa dai nordcoreani senza che nessuno vi si possa opporre e senza che il mondo lo isoli come invece ha fatto con Pyongyang.

Guardi la Corea del Nord minacciare, se attaccata, una guerra nucleare e vedi il futuro (temo prossimo) dei rapporti con l’Iran. Guardi le difficoltà a mettere un freno alla corsa atomica di Pyongyang e vedi come in una sfera di cristallo quello che accadrà con Teheran. E non serve nemmeno essere chiaroveggenti.

Eppure il silenzio sulla iperbole iraniana è pressoché totale. La Mogherini che non ha esitato un secondo a denunciare gli esperimenti nucleari e balistici nordcoreani e a condannare le minacce di Pyongyang agli Stati Uniti e al Giappone, non ha fatto un fiato sulle minacce iraniane a Israele nonostante le richieste arrivate da più parti affinché l’Europa avesse un sussulto di nobiltà e democrazia. Non ha detto niente nemmeno sui test missilistici iraniani, anzi no, lo scorso anno ha detto che i test missilistici iraniani sono regolari e quindi sull’argomento non c’è più tornata. E’ l’uso di un doppio standard del tutto inaccettabile di fronte a una minaccia così seria come quella iraniana. Pensate a cosa direbbe invece la Mogherini se il capo dell’esercito israeliano dicesse di voler cancellare dalla faccia della terra l’Iran. Succederebbe il finimondo.

Ed è questo il motivo per cui la minaccia iraniana è molto più concreta di quella nordcoreana, perché incredibilmente il mondo non la vede come una minaccia. C’è addirittura chi vede l’Iran come il maggior nemico dello Stato Islamico e quindi un alleato nella lotta al terrorismo quando è stato proprio Teheran l’unico a beneficiare della presenza di ISIS in Siria e in Iraq.

Non vorrei essere frainteso, quando dico che il vero pericolo si chiama Iran non intendo in alcun modo minimizzare quello nordcoreano anche se in molti dubitano che a Pyongyang siano in grado di miniaturizzare una testa atomica, requisito essenziale per poterla montare su un missile balistico, dico solo che a mio avviso il pericolo rappresentato nel medio/lungo periodo dall’Iran è molto più concreto perché se la Corea del Nord abbaia molto ma probabilmente può mordere poco, gli iraniani abbaiano e mordono, basta guardare a quello che stanno facendo in Siria, Libano, Iraq e Yemen. E non è da sottovalutare nemmeno la collaborazione molto attiva tra la Corea del Nord e l’Iran sul campo del nucleare, una collaborazione che ha portato diversi analisti a sostenere che Pyongyang conduca i propri test nucleari anche per conto di Teheran aggirando così le (poche) limitazione dell’accordo sul nucleare iraniano. Se così fosse (e francamente è probabilissimo) potremmo ritrovarci un Iran potenza nucleare senza nemmeno accorgercene. E allora si che sarebbero quai per tutti.

Franco Londei

Esperto di Diritti Umani, Diritto internazionale e cooperazione allo sviluppo. Per molti anni ha seguito gli italiani incarcerati o sequestrati all’estero. Fondatore di Rights Reporter

Go toTop