Quindi alla fine Asia Bibi, la donna cristiana pachistana accusa di blasfemia, resta in carcere nonostante l’assoluzione nell’ultimo grado di giudizio. Ci resta perché dopo tre giorni di manifestazioni oceaniche da parte dei musulmani che protestavano contro la sua assoluzione e ne chiedevano la testa, il governo guidato dal premier Imran Khan ha raggiunto un accordo con il movimento radicale islamico Tehreek-e-Labbaik Pakistan (Tlp) affinché non venisse liberata e quindi non potesse lasciare il Paese.
E’ pesato durante tutta questa assurda storia di machismo islamico il silenzio della Chiesa Cattolica, ma più di tutto pesa il silenzio del mondo islamico, specialmente di quello occidentale che si definisce “moderato”.
Non c’è stato un solo leader islamico che abbia preso posizione a favore di Asia Bibi e che abbia chiesto la calma ai pachistani. Non una sola voce si è alzata dal cosiddetto “islam moderato” per quello che è chiaramente un atto di forza islamico, un atto di prepotenza e di prevaricazione che di certo non rende onore a chi sostiene che l’Islam è una religione di pace.
Si dirà che nemmeno il Vaticano è intervenuto, ma quando mai il Vaticano interviene? E’ rimasto in silenzio sugli eccidi di cristiani copti in Egitto, figuriamoci se interviene a favore di Asia Bibi.
No, è dall’islam moderato che ci si aspettava un intervento, è l’islam moderato che doveva battere un colpo per dimostrare che l’Islam è una religione di pace e non, come si è visto in questi giorni in Pakistan (e in Egitto), una religione violenta che vive del sangue degli infedeli.
Invece anche questa volta il silenzio è pesato come un macigno, come se il cosiddetto “Islam moderato” approvasse le oceaniche manifestazioni che chiedevano la testa di Asia Bibi.
Viene da chiedersi se il tanto declamato islam moderato sia una cosa reale o una semplice invenzione per ingannare i creduloni alla Papa Francesco che anche in questa occasione è rimasto incredibilmente e vergognosamente silente. Il capo della Chiesa Cattolica che non dice una sola parola di condanna per questo che un caso da manuale di prevaricazione e violenza islamica è qualcosa che un qualsiasi cristiano di questo mondo dovrebbe denunciare con forza.
Ma soprattutto dovrebbe essere l’islam moderato a far sentire la propria voce, sempre ammesso che esista.