Al prossimo appuntamento, in sede Unesco, l’Italia voterà definitivamente contro l’assurda e antistorica Risoluzione del Muro del Pianto a Gerusalemme?
Non abbiamo dimenticato la vergognosa astensione del nostro rappresentante nell’ottobre 2016. Desideriamo augurarci che il governo italiano, dopo aver scelto la strada incomprensibile dell’astensione, chiarisca questa vergogna.
Renzi e Gentiloni avevano dichiarato e promesso «se alla prossima votazione la Risoluzione sui luoghi santi di Gerusalemme resta uguale voteremo contro».
Questa promessa sarà mantenuta, oppure assisteremo di nuovo all’ennesimo schiaffo alla storia? E’ così difficile comprendere che si tratta di una Risoluzione che offende la verità storica, non solo ebraica, ma anche cristiana?
Una Risoluzione inaccettabile che pretende di riscrivere la storia eliminando ogni riferimento all’identità ebraica. Un gesto gravissimo e antistorico che cancella tremila anni di storia. Un vero stupro.
Infinite le ragioni per votare contro, ricordando che nel ’67 a seguito della guerra dei SEI giorni, gli israeliani hanno riconquistato la città vecchia di Gerusalemme. I giordani, poi diventati palestinesi, avevano vandalizzato e distrutto molte Sinagoghe.
Il ministro, o chi per lui, che dovrebbe votare è a conoscenza che gli arabi impediscono agli ebrei di pregare negli spazi aperti accanto alle moschee, sulla Spianata del Tempio?
E’ a conoscenza che quando Gerusalemme era occupata dai giordani, agli ebrei era impedito l’accesso del Muro del Pianto?
E’ a conoscenza che quando Israele ha riconquistato Gerusalemme non ha distrutto le moschee ma ha affidato la loro gestione ad un ente islamico-giordano?
A questo punto cosa aggiungere se non sperare nel buon senso e nella verità storica?
Laura Rossi
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