Una premessa: a me i persiani stanno simpatici, un popolo che mi è sempre piaciuto, unici nel mondo islamico a non fermarsi all’analisi della pupù del cammello, un popolo formato per la maggior parte da giovani, moltissimi dei quali diplomati o laureati. Se dovessi fare un sogno a occhi aperti (ma impossibile) sognerei un’alleanza tra Israele e Iran in configurazione anti-araba. Non sto scherzando, sono serissimo.
Ciò detto, non si può più sentire che Hassan Rouhani è un riformatore moderato. Ma come ragiona chi dice queste stupidaggini?
Sotto la sua guida in Iran le esecuzioni capitali sono aumentate, la Repubblica Islamica ha dato il via alla politica più conservatrice della propria storia anche se quelli intelligenti, chissà perché, la chiamano “apertura verso l’occidente”. Sotto la sua guida l’Iran ha costantemente aumentato il livello di minaccia verso i vicini e verso Israele. Ha aiutato e sta aiutando Assad e in cambio ha posizionato l’esercito iraniano ed Hezbollah a pochi chilometri dal confine con Israele. Le milizie sciite sotto il comando iraniano hanno ammazzato e depredato come e forse più dell’ISIS in Siria e soprattutto in Iraq. E’ Teheran che arma i finanzia i ribelli in Yemen. E’ sempre Teheran che sostiene in ogni modo il regime di Maduro in Venezuela.
E a livello interno cosa ha fatto Rouhani? Oltre ad aver aumentato le già citate esecuzioni capitali, non ha liberato Mir Hussein Moussavi e Mehdi Karrubi e neppure i dissidenti in prigione dal 2009 (aveva promesso di farlo allora e ha ripromesso di farlo adesso), ha permesso che gli Ayatollah stringessero ancora di più il cappio sulle regole religiose, non ha implementato un solo provvedimento che andasse in senso progressista.
Allora, mi spiegate come cavolo si fa ad abbinare il nome di Hassan Rouhani alle parole “moderato progressista”? Vogliamo dire che gli altri candidati erano peggio e che gli iraniani hanno scelto il male minore? Ok, diciamolo, diciamo che l’Iran poteva finire peggio, che l’alternativa era uno che avrebbe fatto fare all’Iran un balzo indietro di decenni, ma smettiamola con la stupidata del presidente moderato progressista. Non so che concetto di moderazione e progressismo abbiano coloro che lo definiscono in questo modo, ma mi appare evidente che non hanno nessun concetto liberale, nessuna idea di cosa sia veramente il progressismo e la moderazione.
E allora chiamiamo Hassan Rouhani con il suo nome: dittatore islamico violento e prepotente. Smettiamola con la storiella del presidente progressista moderato. E’ un insulto a chi da anni in Iran combatte e rischia la vita per un paese veramente progressista e libero dal regime degli Ayatollah.