Metti insieme un Di Battista (M5S), un Santoro, una bella sequela di luoghi comuni basati sul nulla e ottieni la soluzione perfetta per combattere il terrorismo islamico e l’ISIS. La pochezza dimostrata da Di Battista ieri sera a Servizio Pubblico, su La 7, è la rappresentazione perfetta della “politica di wikipedia” che porta avanti il M5S in parlamento.
Ma cosa ha detto il “grande statista internazionale” Di Battista? In poche parole gli arabi sono incazzati con l’occidente per via della mancata soluzione del conflitto israelo-palestinese quindi è naturale che poi si diano al terrorismo. La guerra difensiva di Israele contro Hamas, che lo statista Di Battista definisce “aggressione a Gaza” viene definita “un genocidio”. L’ISIS si ferma disarmandolo.
Che statista, che uomo politico esperto di politica internazionale. Ma come abbiamo fatto a non nominarlo Ministro degli Esteri uno così? Anzi, lo dovremmo nominare Ministro degli Esteri di tutti i Ministri degli Esteri mondiali. Uno che parla alle folle in maniera così chiara come puoi relegarlo da Santoro? Gli serve una platea mondiale.
Certo che a giudicare dai commenti dei grilli il grande statista Di Battista le ha cantate a tutti ieri sera. Peccato che si sia dimenticato di dire un paio di cosette non da poco.
Primo: i paesi arabi se ne infischiano altamente del conflitto israelo-palestinese. Gli unici ad essere interessati sono Qatar e Turchia, cioè i finanziatori di Hamas e ISIS. Vuoi disarmare il terrorismo? Bene, inizia da questi due Stati canaglia e sei già a due terzi dell’opera. Per il rimanente terzo devi andare fuori dai Paesi arabi, poco lontano a dire il vero, a Teheran. Se fermi anche l’Iran sei praticamente a posto. Ma questo è vietato dirlo, meglio dare le colpe all’occidente che ha fatto guerre in Afghanistan, Libia e via dicendo. Poi non ti spieghi come mai nel computo della Jihad globale ci sia anche la Somalia, la Nigeria, il Ciad, il Sudan ecc. ecc. Ma con un po’ di fantasia potremmo trovare una responsabilità occidentale, magari di Israele, anche in quel contesto.
Secondo: Israele ha attaccato Gaza dopo mesi che veniva bersagliato dai missili di Hamas, non per un capriccio. Vogliamo cercare un vero responsabile delle morti di Gaza? Bene, basta andare nella villa di Ismail Haniyeh sul litorale di Gaza o nel lussuoso albergo di Doha (Qatar) dove alloggia Khaled Meshaal e il gioco è fatto. Ma naturalmente per il grande statista Di Battista questi sono solo dettagli, come è un dettaglio il fatto che Hamas a Gaza tenga volontariamente la popolazione nella miseria più assoluta. E quando vogliamo nominare la parola “genocidio” facciamolo nel contesto giusto. Di Battista non nomina nemmeno la Siria, 200.000 (duecentomila) morti in quattro anni. Ma da quelle parti non si può incolpare Israele e sinceramente se non si può incolpare Israele non si ottengono i tanti agognati like dei grillini e quindi perché sciupare fiato per un genocidio vero? Meglio inventarsene uno di sana pianta.
Caro Di Battista, la politica estera è una cosa complessa e articolata. Non si fa politica estera con le frasi ad effetto e con i soliti luoghi comuni. Quello serve solo ai like. Il terrorismo islamico è un fenomeno vivo da ben prima della guerra in Afghanistan e in Iraq, guerre forse condotte malamente e non portate a termine, ma guerre scaturite dall’attacco del terrorismo all’occidente (ricordi l’11 settembre?) e non viceversa. La Somalia è in mano al fondamentalismo islamico da decenni, la Nigeria, il Ciad, il Sudan, la Repubblica Centrafricana sono nelle mire del Qatar e dell’Arabia Saudita da tempo immemorabile. Del Qatar e dell’Arabia non dell’occidente. Gli arabi si stanno comprando mezza Europa, non il contrario. Il fondo sovrano del Qatar (ancora lui, quello che paga gli stipendi degli jihadisti dell’ISIS e i lussi dei boss di Hamas) ha il controllo o importanti partecipazioni sulle maggiori banche e aziende europee. E come mai tu, caro Di Battista, vai cianciando che “gli imperialisti occidentali” sono responsabili del terrorismo a causa dei loro interessi quando di imperialisti se ne vedono solo arabi?
Vuoi sapere chi da le armi ai terroristi? Volgi lo sguardo verso la Mecca non verso Gerusalemme o Bruxelles. E quando nomini la parola “genocidio” fallo parlando di genocidi veri, quelli che i tuoi amici arabi e persiani commettono ogni giorno da quattro anni a questa parte e quelli che vorrebbero commettere e che solo grazie alla caparbia resistenza di un microscopico Paese democratico, Israele, non hanno ancora potuto fare. A riveder le stelle, statista.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Bianca B.
[glyphicon type=”euro”] Sostieni Rights Reporter