erdogan bombarda i curdi

E intanto Erdogan, che critica Israele, bombarda i curdi in Siria e Iraq

La Turchia ha effettuato attacchi aerei contro i militanti curdi nei paesi limitrofi, Siria e Iraq, in risposta a un altro attacco alle basi militari turche in Iraq.

Secondo il ministero della Difesa turco i jet di Ankara hanno distrutto 29 bunker, rifugi, grotte e impianti petroliferi nelle regioni di Metina, Hakurk, Gara e Qandil, nel nord dell’Iraq e nella Siria settentrionale.

Il ministero ha dichiarato che i siti appartengono al Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e alle Unità di Protezione del Popolo (YPG), un gruppo curdo-siriano in prima linea nella coalizione guidata dagli Stati Uniti contro lo Stato Islamico (ISIS).

La Turchia considera sia il PKK che l’YPG organizzazioni terroristiche e bombarda regolarmente le loro enclavi in Siria e Iraq. L’ultimo attacco è avvenuto poche ore dopo che i combattenti del PKK avevano assaltato venerdì una base dell’esercito turco nella regione curda semi-autonoma dell’Iraq settentrionale. Secondo il ministero della Difesa, il gruppo militante ha ucciso nove soldati turchi e ne ha feriti altri quattro, perdendo 15 dei suoi uomini.

“Combatteremo fino alla fine contro l’organizzazione terroristica del PKK all’interno e all’esterno dei nostri confini”, ha dichiarato sabato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, porgendo le sue condoglianze alle famiglie dei soldati.

L’esercito turco è presente nel nord dell’Iraq dall’aprile 2022, nell’ambito dell’operazione Claw-Lock. La missione mira a smantellare “la testa di ponte” del PKK e a impedirgli di lanciare incursioni di guerriglia transfrontaliere in Turchia. Ma Ankara ha faticato a proteggere le sue basi, con attacchi mortali che si verificano ormai ogni poche settimane.

Il governo iracheno di Baghdad ha ripetutamente chiesto il ritiro di Ankara, ma il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha giurato di rimanere fino al completamento della missione.

Sadira Efseryan

Iraniana fuggita prima in Turchia, poi in Italia. Esperta dei paesi del Golfo Persico e delle dinamiche politiche dei paesi arabi. Laureata in scienze informatiche alla Iran University of Science and Technology

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