Quello che sta accadendo in questi giorni negli Stati Uniti nei confronti delle famiglie americane che hanno intentato e vinto una causa contro la Autorità Nazionale Palestinese (ANP) e contro la Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) per aver finanziato gli attentati dove hanno perso la vita cittadini americani, è qualcosa di scandaloso e inspiegabile senza scomodare l’antisemitismo e l’odio di Obama verso gli ebrei.
Cosa succede?
A seguito della sentenza che ha condannato per terrorismo la ANP e la OLP quali finanziatori degli attentati dove sono morti cittadini americani, il Tribunale Federale di New York ha stabilito che le due organizzazioni palestinesi dovessero pagare la somma di 218.000.000 di dollari, somma che per la legge americana potrebbe triplicare in caso di mancato pagamento diventando pari a 655.000.000 di dollari. La sentenza non ha solo dimostrato come ANP e OLP siano in effetti due organizzazioni terroristiche e che quindi non potrebbero partecipare in alcun modo a consessi internazionali, mettendo quindi in difficoltà la linea politica di Obama che invece spinge per un ampio riconoscimento internazionale della ANP, ma ha anche messo in durissima difficoltà l’Autorità Palestinese che non dispone della somma dovuta alle famiglie delle vittime. Avvicinandosi la scadenza del pagamento, dopo di che la somma triplica, il Dipartimento di Stato americano ha pensato bene di intervenire per bloccare e rendere inapplicabile la sentenza della Corte Federale di New York. Con una lettera inviata lo scorso 27 luglio al giudice federale, George B. Daniels (qui trovate la copia della lettera), il Governo Americano ha formalmente dato il via alla cosiddetta “dichiarazione di interesse” la quale delinea il caso come “diplomaticamente sensibile”, rendendolo cioè di interesse nazionale e bloccando quindi l’applicazione della sentenza.
Durissima la reazione delle famiglie delle vittime del terrorismo palestinese. «E’ deprimente e vergognoso che il nostro Governo si opponga alle vittime del terrorismo palestinese e si schieri dalla parte dei terroristi» ha detto uno dei famigliari delle vittime. «Durante il processo è emerso con chiarezza che Yasser Arafat prima e Mahmud Abbas (Abu Mazen) poi abbiano ordinato gli attentati e poi pagato gli esecutori o le loro famiglie» ha detto uno degli avvocati che difendono le famiglie delle vittime del terrorismo palestinese.
La linea di Obama
Parlando in forma anonima con un funzionario del Dipartimento di Stato americano è emerso quello che è il pensiero del Presidente Obama sulla vicenda. A parte che tutta la questione è stata letteralmente insabbiata dai media americani e mondiali su fortissima pressione della Casa Bianca, quello che stupisce (ma fino a un certo punto) è la volontà di Obama di non far pagare nulla alla ANP e alla OLP ma soprattutto di nascondere l’evidenza che sono organizzazioni terroristiche. “Il Governo palestinese è in forte difficoltà economica e non riuscirebbe mai a pagare tale somma. La sentenza oltretutto lo mette in grave difficoltà a livello diplomatico e rischia di vanificare gli sforzi della Amministrazione Americana per far riconoscere l’Autorità Palestinese come un partner moderato e affidabile, pertanto meglio affossare del tutto la sentenza” avrebbe detto ai suoi Obama.
La linea di Obama viene però smentita dagli avvocati che difendono le famiglie americane. «L’Autorità Nazionale Palestinese spende ogni anno 60 milioni di dollari per sostenere i detenuti per atti di terrorismo in Israele. Altri 4,5 milioni li spende per sostenere le vedove dei martiri mentre una decine di milioni li spende nel sostegno ai gruppi terroristici» ci ha detto uno degli avvocati. «Una organizzazione in gravi difficoltà economiche non spende tali somme per i terroristi».
Dopo questa ennesima prova di malafede del Presidente Obama che ci dimostra come l’inquilino della Casa Bianca preferisca il terrorismo palestinese ad una democrazia compiuta come quella di Israele e, oltretutto, ci mostra come Obama non esiti minimamente a calpestare i Diritti dei suoi stessi cittadini pur di sostenere il terrorismo palestinese e anti-ebraico, il nostro pensiero corre all’accordo sul nucleare iraniano che, ha detta dello stesso Obama, salvaguarda la pace e Israele. Come possiamo fidarci di un un uomo così?
Scritto da Adrian Niscemi e Paola P.