
E’ escalation tra Iran e Arabia Saudita, cioè tra islam sciita e islam sunnita. Dopo l’esecuzione dell’Imam sciita Nimr al-Nimr da parte dei sauditi le reazioni iraniane sono passate ben presto dalle parole ai fatti. Questa notte sono stati presi d’assalto un consolato saudita nel nord dell’Iran e, soprattutto, l’ambasciata di Riad a Teheran, una scena che ricorda altri assalti di altri tempi e che non lascia presagire nulla di buono.
A dire il vero l’escalation tra Iran e Arabia Saudita era ampiamente prevedibile e l’esecuzione dello sceicco Nimr al-Nimr ha solo acceso la miccia, per altro già accesa dai conflitti in Siria, in Yemen e in Bahrein dove le due potenze regionali sono impegnate in guerre per procura che le vedono fronteggiarsi a suon di stragi.
Si riaccende quindi il conflitto interno all’islam tra sciiti e sunniti, un conflitto che vede gli Stati Uniti di Obama schierati incredibilmente con l’Iran, cioè con gli sciiti. E’ stata proprio la politica estera di Obama e l’accordo sul nucleare iraniano a scombussolare gli equilibri regionali in Medio Oriente, equilibri già fragili ma comunque ben definiti che vedevano gli USA alleati dell’Arabia Saudita e dei regimi del Golfo e la Russia al fianco di Teheran. Obama ha cambiato tutte le carte in tavola andando a cercare un riavvicinamento all’Iran a scapito delle alleanze regionali con Arabia Saudita, Turchia e Israele. Una reazione saudita era quindi più che prevedibile. Nessuno si aspettava che a Riad sarebbero rimasti buoni a guardare l’Iran che si potenziava militarmente e ampliasse il suo raggio di influenza, magari diventando anche una potenza nucleare. Chi lo ha pensato o non ci ha capito nulla oppure è in malafede.
In Arabia Saudita sapevano benissimo che uccidendo lo sceicco Nimr al-Nimr avrebbero scatenato un inferno e la violenta reazione del mondo sciita, ma lo hanno fatto comunque consapevolmente e in maniera premeditata proprio per innalzare il livello dello scontro. La guerra tra Iran e Arabia Saudita non è uno scherzo o una cosa che si possa sottovalutare come hanno fatto fino ad oggi a Washington, è una guerra reale che si combatte su diversi fronti e che vede in gioco la supremazia regionale, del mercato del petrolio e confessionale. Solo Obama non lo ha capito. A meno che il Presidente americano non ne fosse consapevole e abbia scelto scientemente di schierarsi al fianco dell’Iran sciita rinnegando decenni di alleanza con i sauditi e scatenando quindi quello che stiamo vedendo in queste ore. Ma se così fosse sarebbe veramente da manicomio.
Resta il fatto, incontestabile, che ha creare questa pericolosissima situazione sia stata l’assurda e suicida politica estera di Obama tutta rivolta a ricucire i rapporti con Teheran tanto da arrivare a siglare un accordo sul nucleare iraniano che definire pessimo è puro eufemismo. Il peccato originale che ha dato il via a tutto.
Scritto da Maurizia De Groot Vos