L’Unione Europea respinge qualsiasi annessione territoriale israeliana. A sostenerlo è stata ieri l’alto rappresentante della politica estera europea, Federica Mogherini.
Parlando al Parlamento Europeo, Federica Mogherini ha fatto riferimento alle promesse elettorali fatte da Benjamin Netanyahu che aveva dichiarato che in caso di vittoria avrebbe annesso gli insediamenti in Giudea e Samaria.
Secondo Mogherini un atto del genere metterebbe la parola fine alla soluzione a due Stati ribadendo quanto affermato più volte che «gli insediamenti israeliani in Giudea e Samaria impediscono la soluzione di due Stati per due popoli».
«Se non ci sarà la soluzione a due Stati non ci sarà nessuna soluzione» ha detto la diplomatica europea.
La UE si era già espressa negativamente alla notizia che gli Stati Uniti avevano riconosciuto la sovranità israeliana sulle Alture del Golan.
«L’Unione Europea riconoscerà i cambiamenti ai confini precedenti al 1967 solo se e quando concordati dalle parti, anche per quanto riguarda Gerusalemme» ha aggiunto la Mogherini.
Con preciso riferimento alla annessione delle Alture del Golan la Mogheriniha detto che «la nostra posizione sulle alture del Golan è stata così chiara, perché crediamo che le regole internazionali, il diritto internazionale e gli standard internazionali debbano essere rispettati».
Ma la preoccupazione principale della diplomatica europea rimane la possibilità che Israele annetta gli insediamenti in Giudea e Samaria (la cosiddetta “Cisgiordania”).
«La soluzione a due Stati non sta svanendo, la stanno smantellando pezzo dopo pezzo» ha detto Lady Pesc.
«L’abbandono della soluzione dei due stati porterebbe maggiore caos, non solo in Terra Santa (Israele n.d.r.) ma anche all’intero Medio Oriente. La successiva escalation di violenze in Israele e in Palestina potrebbe facilmente sfuggire al controllo» ha proseguito la Mogherini.
Ostinazione europea per una soluzione ormai morta da tempo
L’ostinazione Europea rivolta alla soluzione a due Stati come unica soluzione è ormai diventata una barzelletta, specie se si considera che gli unici che hanno sempre respinto questa soluzione sono proprio i palestinesi che a partire dal boicottaggio degli Accordi di Oslo hanno sempre dimostrato di non volere uno Stato palestinese che viva in pace a fianco a quello israeliano.
I palestinesi non hanno mai fatto nulla per creare una entità statale degna di questo nome e pretendono cose assolutamente inesigibili, come per esempio il cosiddetto “Diritto al ritorno” che un Diritto non è proprio in base a quelle leggi internazionali che la sig.ra Mogherini cita continuamente.
Ma evidentemente il Diritto Internazionale vale solo per Israele, ma quando sono gli altri a violarlo va tutto bene.
Quindi non c’è nulla di nuovo nelle dichiarazioni rilasciate ieri da Federica Mogherini, tanto meno una soluzione alternativa a un piano ormai morto da tempo. Le riportiamo solo per diritto di cronaca.
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