Hezbollah: delirio di odio e violenza. Nasrallah esce dalla tana

24 Ottobre 2015

Ieri il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha trovato il coraggio di uscire dalla tana dove si nasconde come un topolino impaurito. Lo ha fatto in occasione della festa sciita dell’Ashura. Protetto da imponenti misure di sicurezza ha parlato a una folla di terroristi di Hezbollah riuniti a Beirut nel quartiere di Dahiya, roccaforte dei terroristi sciiti agli ordini di Teheran.

Il discorso di Nasrallah è stato come al solito un fiume in piena di odio e di menzogne, un attacco all’esistenza di Israele e un invito a distruggere lo Stato Ebraico. Non è mancato nemmeno un attacco ai nuovi alleati dell’Iran, gli Stati Uniti, che pure di recente si sono mostrati estremamente amici degli Ayatollah.

Rivolto agli Stati Uniti il capo di Hezbollah ha detto: «loro (gli USA) vogliono accettare l’esistenza di Israele nella regione e secondo loro non possiamo resistere o combatterla». Secondo Nasrallah Israele è “l’imprenditore degli USA nella regione” e per questo «Israele non può continuare a esistere se gli Stati Uniti si indeboliranno». Poi, continuando nel suo delirio tra gli applausi dei terroristi di Hezbollah ha detto che «Israele è uno strumento degli americani. Il popolo palestinese, le popolazioni regionali soprattutto il popolo libanese che ha subito l’occupazione israeliana e i massacri, portano il peso del piano americano di egemonia regionale». Infine ha detto che «il piano egemonico americano non prevede la presenza di stati arabi e islamici forti nella regione». Infine la bordata finale che rilancia la lotta religiosa contro Israele: «abbiamo lottato contro Israele e continueremo a combattere Israele con ogni mezzo, non ci arrenderemo. La nostra lotta è per la difesa dell’Islam e dei luoghi sacri minacciati dal regime sionista».

La folla di terroristi presenti al discorso del leader di Hezbollah ha applaudito a ogni passaggio del monologo intriso d’odio urlando spesso slogan contro Israele, contro gli Stati Uniti e anche contro l’Arabia Saudita che rimane uno dei principali nemici di Hezbollah e dell’Iran. Nel suo discorso Nasrallah ha toccato quasi tutti i punti della retorica islamica, il presunto attacco ai luoghi sacri musulmani, il controllo degli Stati musulmani da parte degli USA, la minaccia rappresentata da Israele per l’islam. Non si è fatto mancare proprio nulla. Chiusa l’apparizione il leader di Hezbollah è tornato a nascondersi nelle viscere della terra, forse il luogo più consono ad ospitare un demone di tale portata.

Scritto da Shihab B.

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