Il lamentino degli Ayatollah. L’Iran viola gli accordi internazionali poi piange

13 Aprile 2021

Prima l’Iran viola gli accordi internazionali installando nuovissime centrifughe per l’arricchimento dell’uranio nella centrale di Natanz, poi si lamenta quando viene giustamente punita da un attacco portato da mani ignote che sostanzialmente distrugge le cascate appena installate.

Se non fosse vero sarebbe comico. Addirittura il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha scritto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per protestare contro l’attacco che l’Iran imputa a Israele, il quale attacco ha distrutto le centrifughe installate illegalmente. Siamo alla follia.

Nel frattempo oggi si riunirà il gruppo strategico israelo-americano che dovrebbe monitorare i progressi dell’Iran nel campo nucleare e balistico.

Presieduto dal consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, e dalla sua controparte israeliana, Meir Ben-Shabbat, si riunisce per la prima volta da quando alla Casa Bianca c’era Barack Obama.

All’epoca venne sciolto in quanto gli israeliani, saputo dell’accordo sul nucleare iraniano, lo ritennero ormai superato e inutile. Oggi è di nuovo in campo e potrebbe essere il segnale che Washington non crede molto in un nuovo accordo con l’Iran.

La mia politica come primo ministro di Israele è chiara: non permetterò mai all’Iran di ottenere la capacità nucleare per realizzare il suo obiettivo genocida di eliminare Israele

Benjamin Netanyahu

Ieri il Primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato a Gerusalemme il Segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, e ha colto l’occasione per ribadire la preoccupazione di Israele in merito al programma nucleare iraniano.

«In Medio Oriente, non c’è minaccia più pericolosa, seria e pressante di quella rappresentata dal regime fanatico iraniano» ha detto Netanyahu nella conferenza stampa seguita all’incontro.

Poi, rivolto al Segretario Austin ha detto: «sig. Segretario, conosciamo entrambi gli orrori della guerra. Entrambi comprendiamo l’importanza di prevenire la guerra. E siamo entrambi d’accordo sul fatto che l’Iran non deve mai possedere armi nucleari. La mia politica come primo ministro di Israele è chiara: non permetterò mai all’Iran di ottenere la capacità nucleare per realizzare il suo obiettivo genocida di eliminare Israele».

L’amministrazione Biden non ha espresso alcuna opinione sul fantomatico attacco contro la centrale nucleare di Natanz denunciato dall’Iran.

Sarah G. Frankl

Vive nel sud di Israele. Responsabile della redazione e delle pubblicazioni Breaking News. Cura i social di Rights Reporter. Esperta del settore informatico. Hacker Etica

Go toTop